Il Ministro degli Esteri venezuelano, Jorge Arreaza, dichiarava che la regione latinoamericana affronta una lotta senza precedenti per difendere la propria autonomia e i propri diritti.
“È una lotta senza precedenti per un territorio, risorse naturali, meravigliosa posizione geografica nel mondo e, negli ultimi anni, rovesciamento del golpe in Bolivia e resistenza del Venezuela, le esperienze di transizione sane e pacifiche a Cuba hanno delle conseguenze”, aveva detto a Telesur.
E aggiunse che il sistema USA ha risposto con diversi colpi di Stato nei paesi della regione negli ultimi 10 anni.
“Le ultime vittorie dei popoli hanno provocato questa reazione dall’imperialismo, non si può dubitare, non si può pensare che siano fatti isolati. Che coincidenza che questo avvenga a Cuba, Haiti, Bolivia (…) Dobbiamo essere molto vigili e capire che questa è una lotta senza precedenti e che siamo nel decennio in cui va conclusa”.
Arreaza osservava che i popoli dell’America Latina e dei Caraibi sono unici al mondo, che si esprimono in movimenti sociali, organizzazioni e sindacati “senza dubbio sono uniti e generosi”.
“Le élite che li hanno governati cercano di impedire a questi popoli di controllare il potere politico. In democrazia è la maggioranza che governa, è umile e rivoluzionaria. Le élite lo impediscono. Questo è quanto è successo finora negli Stati Uniti, Honduras, Colombia e Cile. Chiariva che questa lotta contro l’imperialismo va oltre la Casa Bianca: “sono aziende, una rete di aziende militari, finanziarie, belluine, tecnologiche che non rispettano la nazionalità e sono rappresentate da certi governi, il più importante è degli Stati Uniti”.
Il diplomatico notava che il suo governo è sempre pronto a discutere con tutti i settori del Paese ma che devono essere soddisfatte le condizioni poste dal Presidente Nicolás Maduro per porre fine ad azioni e piani volti a provocare le violenze.
“Quante cose non sono successe tra Miami (USA) e Bogotà (Colombia) negli ultimi anni. È molto doloroso” e aggiunse che dovevamo essere molto vigili “perché quello che è successo ad Haiti può accadere in qualsiasi nostro Paese”.
“Che fossero mercenari e colombiani non ci ha sorpreso. Quello successo ad Haiti conferma quello successo in Venezuela”, aveva detto Arreaza ricordando lo smantellamento delle bande criminali che cercavano di generare caos nella capitale.
Quello che succede a Cuba è tipico della tattica dei democratici USA
Il Cancelliere aveva detto: “Non importa chi sieda nello Studio Ovale, è un sistema”. “Quello che accade a Cuba è tipico della tattica dei democratici, è quello che cercano di fare in altri Paesi della regione, coperti dalle organizzazioni della “società civile”, le ONG. (organizzazioni non governative) come tipico dei democratici. I repubblicani sono più schietti”.
Traduzione di Alessandro Lattanzio