Collaborazione Cuba-USA nella salute, al di là delle differenze

Cuba ha ribadito la sua volontà di collaborare con gli Stati Uniti in questioni scientifiche e sanitarie per il benessere di entrambi i popoli, un’azione necessaria oggi nel mezzo della pandemia Covid-19.

Al di là delle differenze politiche, “i sistemi sanitari di tutti i paesi dovrebbero essere sostenuti, non minati, e la collaborazione dovrebbe essere all’ordine del giorno”, hanno detto scienziati, operatori sanitari, accademici e cittadini di Cuba e di altri paesi in una lettera al presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

La lettera, firmata da più di 6500 personalità, espone le conquiste dell’isola nelle questioni sanitarie e specificamente nel confronto con Covid-19, in risposta a una recente dichiarazione di Biden, che è stata descritta come disinformata e travisante della realtà cubana.

Il presidente ha descritto Cuba come uno “stato fallito” nella sua risposta al Covid-19, ma non menziona gli ostacoli che deve affrontare a causa della pressione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti quasi 60 anni fa.

A questo si aggiungono 243 restrizioni prese dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, molte delle quali approvate durante questo periodo di pandemia e ancora in vigore.

Tutto questo limita il diritto del popolo cubano di acquisire le tecnologie, le forniture mediche e le materie prime necessarie per la cura dei pazienti.

Tuttavia, nonostante il blocco, la comunità scientifica dei due paesi ha mantenuto scambi di buona volontà e un alto livello di rispetto reciproco, secondo diversi specialisti dell’Avana.

Il Dr. Agustín Lage ha ricordato che per anni, al Centro di Immunologia Molecolare (CIM), si è tenuta una conferenza sull’immunoterapia del cancro, e tra i partecipanti più importanti c’erano professori degli Stati Uniti, “anche se molti dovevano viaggiare in altri paesi”, ha sottolineato.

La dottoressa Tania Crombet, direttore della ricerca clinica al CIM, ha fatto riferimento alla ricerca congiunta tra il centro e il Roswell Park Institute negli Stati Uniti sul vaccino terapeutico contro il cancro ai polmoni CIMAvax-EGF.

Lo specialista ha aggiunto che Itolizumab è una delle molecole utilizzate in quel paese per trattare malattie autoimmuni come il lupus nefritico, la prevenzione del rigetto del trapianto e l’asma bronchiale incontrollata.

Si tratta di una molecola il cui brevetto è cubano e ha prove cliniche negli Stati Uniti (…), il che è una conferma dell’alto interesse per la nostra scienza nella comunità scientifica, ha detto il dottor Crombet.

La lettera al presidente Biden chiede la revoca del blocco e l’inversione di tutte le misure contro Cuba come il modo migliore per aiutare il popolo cubano, se davvero lo volesse.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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