Con un comunicato ufficiale, il Governo del Venezuela ha sostenuto che il documento «riafferma gli effetti devastanti delle misure coercitive unilaterali adottate dal governo degli USA contro il paese a partire dal 2014».
La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha respinto il rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’Alta Commissaria per i Diritti Umani (DDUU), della Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), in relazione alla situazione dei diritti economico, sociali e culturali nel paese e le relazioni di cooperazione tra lo Stato venezuelano e questo Ufficio, considerando false e senza fondamenta le dichiarazioni.
Con un comunicato ufficiale del Ministero del Potere Popolare per le Relazioni Estere, il Governo del Venezuela ha sostenuto che il documento «riafferma gli effetti devastanti delle misure coercitive unilaterali adottate dal governo USA contro il paese a partire dal 2014», includendo la diminuzione del 99% delle entrate nazionali e l’esistenza di elementi per considerare che queste misure implicano crimini di lesa umanità».
Poi chiarisce che è deplorevole che il rapporto in questione riproduca le falle metodologiche presenti in documenti precedenti dell’Ufficio e «incorpori affermazioni senza alcuna fondamenta, che non sono state debitamente contrastate con le autorità dello Stato, come esige la stessa metodologia di lavoro».
Quindi il Venezuela ha respinto le false dichiarazioni del documento su presunte detenzioni arbitrarie o persecuzioni per l’esercizio o la difesa dei diritti umani, «che s’iscrivono nella sceneggiatura di coloro che strumentalizzano questa materia per aggredire il Venezuela», è sottolineato.
Il cancelliere venezuelano, Félix Plasencia, ha ratificato la volontà del Governo Nazionale di continuare a cooperare con l’Ufficio dell’Alta Commissaria per i Diritti Umani sulla base del rispetto della verità, l’obiettività e l’imparzialità, e «l’impegno inesorabile per garantire la piena vigenza dei diritti umani come unico cammino per l realizzazione della pace e la tranquillità del popolo».