La farsa Guaidò è terminata da tempo. L’autoproclamato ‘presidente incaricato’ è da tempo tornato al rango di semplice oppositore del governo Maduro. Per di più contestato finanche tra le fila della stessa opposizione venezuelana stufa delle manovre golpiste.
Tuttavia il governo USA continua a riconoscere Juan Guaidò. Forse non ancora per molto. Secondo quanto riferisce Argus Media – fornitore indipendente di informazioni sui prezzi, servizi di consulenza, conferenze, dati di mercato e business intelligence per l’industria globale del petrolio e del gas naturale con sede a Londra – il governo Biden sarebbe pronto a smettere di riconoscere Juan Guaidó come ‘presidente incaricato’ e a revocare la “protezione” per la raffineria Citgo dai creditori all’inizio del prossimo anno.
Questa sarebbe una delle conseguenze dirette del processo elettorale che si svolgerà nel Paese domenica prossima, 21 novembre. “In Venezuela, la credibilità delle elezioni regionali e comunali aiuterà a determinare quanto velocemente il paese si libererà delle sanzioni in modo che il suo petrolio ritorni sul mercato aperto”, afferma Argus.
Le elezioni regionali vedono la partecipazione di candidati dei partiti di opposizione, organizzazioni che hanno lasciato alle spalle la fallita strategia del boicottaggio elettorale. Inoltre, osservatori dell’Unione Europea monitoreranno la tornata elettorale.
A tal proposito la responsabile della missione di osservazione elettorale dell’Unione Europea (UE), la portoghese Isabel Santos, è arrivata in Venezuela martedì 16 novembre per verificare, insieme al resto degli esperti già presenti nel Paese, lo sviluppo del processo elettorale che vedrà i venezuelani recarsi alle urne questa domenica 21 novembre.
In relazione alle mega elezioni regionali e comunali, l’eurodeputata socialista ha affermato che finora tutto “sta andando bene”.
L’eurodeputata incaricata di coordinare gli esperti europei ha evidenziato che i preparativi si stanno svolgendo in conformità con le disposizioni del Consiglio elettorale nazionale (Cne) e ha ribadito che il giorno delle elezioni la missione di osservazione elettorale dell’Unione Europea avrà più di 100 esperti su tutto il territorio nazionale.