Intervento di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, nella Conferenza Internazionale “Sfide globali del XXI secolo: la dimensione dei partiti”.
Eccelentissimo signor Dimitri Medvédev, presidente del partito Russia Unita e vicepresidente del Consiglio di Sicurezza della Federazione della Russia;
Eccelentissimi capi delle delegazioni dei partiti che partecipano a questa Conferenza Internazionale:
Devo dire, in primo luogo che ci onora partecipare, anche se in maniera virtuale alla commemorazione del 20º anniversario del partito Russia unita, alla cui direzione e militanza estendo le più calorose felicitazioni a nome del Partido Comunista di Cuba.
Le nostre relazioni, basate in vincoli storici, nel rispetto e la fiducia reciproca, si sono strette negli ultimi anni grazie al fluido scambio di delegazioni e al contributo in distinte sfere e in questo ha svolto un ruolo fondamentale l’accordo di collaborazione tra il Partito Comunista di Cuba e il Partito Russia Unita, adottato nel 2017.
Poi nell’Ottavo Congresso, nell’aprile di quest’anno, l’interesse per continuare a rinforzare le relazioni con la Federazione della Russia è stato manifestato durante il dibattito sulla politica e sulla politica estera.
Questa proiezione è coerente con la nostra fiducia nell’ampio potenziale della collaborazione bilaterale tra i due paesi, con l’appoggio che dal partito Russia Unita abbiamo sempre ricevuto in questo impegno e anche in temi di speciale importanza per Cuba, come la denuncia del blocco imposto dagli Stati Uniti da più di 60 anni.
Approfitto per ringraziare profondamente le reiterate affermazioni contro il blocco emesse dal partito Russia Unita e l’appoggio della sua frazione nella Duma Statale alla dichiarazione che la Camera Bassa approva annualmente.
Desidero anche ratificare in questa importante occasione l’interesse di Cuba per continuare ad approfondire i vincoli d’amicizia, solidarietà e collaborazione che uniscono i partiti, le nazioni e i popoli.
È giusto celebrare l’iniziativa che ci riunisce oggi. Questa Conferenza Internazionale dei Partiti era, più che una necessità, un’urgenza dell’attuale congiuntura.
Nessuno discute già che stiamo affrontando uno scenario internazionale complesso e imprevedibile, scosso da una crisi multidimensionale che, pur essendo il frutto di un prolungato e molto ingiusto ordine globale, ora e come risultato della pandemia del nuovo coronavirus vede aggravarsi i problemi e le sfide che l’umanità affrontava già prima della sua apparizione.
Parallelamente assistiamo a una nuova scalata aggressiva da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, impegnati a imporre la loro egemonia a livello internazionale con un incremento delle spese militari, una crescente minaccia alla pace globale e il risorgere di azioni e linguaggi della detta Guerra Fredda e del fascismo.
La lotta per il dominio e il controllo delle risorse naturali del pianeta si sposta con tutta la sua crudezza verso altre dimensioni dello spazio virtuale, mentre continuano ad approfondirsi l’enorme polarizzazione della distruzione di ricchezze, la disuguaglianza sociale e l’instabilità mondiale.
La crisi economica, sociale e finanziaria che colpisce particolarmente Paesi più poveri e la maggioranza dei diseredati, si riproduce in una specie di “circolo vizioso”, approfondito dalle disuguaglianze e dalla povertà; si esacerbano i flussi di migrazione incontrollata, il terrorismo internazionale e i conflitti regionali e internazionali.
Un linguaggio carico di minacce, una politica di sanzioni e di misure coercitive unilaterali, l’ingerenza e le doppie facciate s’impongono senza il minimo scrupolo La bruta manipolazione dei fatti a base di menzogne e mezze verità e l’uso di tecnologie ibride nella chiamata guerra di quarta generazione per la destabilizzazione politica, e l’applicazione di politiche di “cambio di regime” sono divenute pratiche comuni nelle relazioni internazionali.
Come Cuba, la Russia è stata vittima di questi fatto e conosce i pericoli che apportano.
È pertinente e necessario respingere qui l’ingerenza nei temi interni della Federazione della Russia e di altri Stati.
Queste azioni che attentano contro l’indipendenza e la sovranità nazionale e violano il Diritto Internazionale e la Carta delle Nazioni Unite devono finire.
In questo contesto risorgono forze ultra nazionaliste, radicali e fasciste che, lontano dal dare soluzioni ai problema sociali, esacerbano vecchie divisioni etnico-nazionali e acuiscono la xenofobia e l’intolleranza.
La minaccia di nuove guerre e il cambio climatico costituiscono sfide globali urgenti.
Pendono, come spade di Damocle, sull’umanità. La specie umana, come avvertì 30 anni fa il Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, continua a correre il pericolo di scomparire.
Eccellenze:
Cuba non sfugge alla crisi multidimensionale che colpisce il pianeta. Non siamo i più danneggiati grazie a un sistema di giustizia sociale che pone l’essere umano al centro delle sue politiche, ma siamo senza dubbio i più castigati.
Nessuna nazione in via di sviluppo come noi, con le condizioni imposte da un blocco economico che ha più di 60 anni, rinforzato e indurito da 23 misure applicate dall’amministrazione di Donald Trump e mantenute dall’attuale Governo USA.
Gli effetti negativi di queste misure risultano più evidenti e distruttive nel contesto della pandemia della COVID-19.
Il blocco costituisce la più evidente e assoluta violazione dei diritti umani di tutto un popolo e il principale ostacolo per lo sviluppo economico e sociale di Cuba e quindi per l’implementazione piena dell’agenda 2030 e i suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ai quali nonostante tutto non abbiamo rinunciato.
In 63 anni di Rivoluzione, che si compiranno il prossimo gennaio, l’Isola mostra successi indiscutibili come i sistemi di salute e d’educazione d’accesso pubblico e universale, con una copertura medica del 100% della sua popolazione e un tasso d’alfabetizzazione del 99%. Con una comunità scientifica e un’industria biotecnologica e farmaceutica riconosciute a livello internazionale, oltre a un sistema di lavoro e sicurezza sociale che protegge ogni cittadino e soprattutto i più vulnerabili.
Niente di tutto questo appare meritevole per l’avversario storico della nazione cubana e insiste a castigarla per l’esempio di sovranità e indipendenza,
È inaccettabile che il Governo USA ignori, da 29 anni, il richiamo della comunità internazionale nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di porre fine al blocco contro il mio paese e persiste infruttuosamente nell’applicazione di questa politica criminale e genocida.
Dato che con il blocco non hanno realizzato il loro proposito di provocare un’esplosione sociale come conseguenza delle carenze, negli ultimi mesi affrontiamo una nuova operazione creata da Washington, indirizzata a destabilizzare l’ordine interno e la pace nella nazione e a generare l’immagine di uno Stato fallito.
Nel mezzo del complesso scenario che ho descritto,Cuba ha combattuto senza stancarsi contro un nuovo focolaio della COVID-19, mantenendo un tasso d’infettati e purtroppo di morti, al di sotto della media delle Americhe e nel mondo.
Oggi siamo il primo paese dell’America Latina del detto Terzo Mondo con tre vaccinazioni e due candidati a vaccino in sviluppo e il primo paese nel mondo che ha cominciato a vaccinare i bambini da 2 a 18 anni.
Più dell’80% della nostra popolazione ha uno schema completo di vaccinazione e per la fine di quest’anno avremo immunizzato tutta la popolazione cubana.
Non rinunciamo e non rinunceremo ai piani di sviluppo nè ai principi di solidarietà internazionalista, come dimostrano le 57 brigate mediche che hanno combattuto la COVID-19 in 40 paesi e territori del mondo. Reiteriamo la nostra disposizione di continuare a cooperare con vaccinazioni e protocolli medici a beneficio di tutti i necessitati del pianeta.
Lo scorso 15 de novembre abbiamo festeggiato la riapertura delle frontiere, torna il turismo internazionale e iniziamo il corso scolare. Cuba ha ripreso il periodo scolastico con la stragrande maggioranza dei suoi bambini, protetti dallo schema di vaccinazione completo. Tutto con vaccini nostri.
Eccellenze:
Il mondo, oggi forse più che mai, necessita una nuova coesistenza civile sulla base di un ordine internazionale giusto ed equo donde prevalgano la solidarietà, la cooperazione e l’integrazione tra i paesi.
Non c’è e non ci sarà altro cammino per ottenere la pace e la giustizia sociale.
È ora che tutti uniamo sforzi e azioni nell’urgente e necessaria lotta per un mondo migliore.
Ancora una volta grazie per convocarci a partecipare a questo Forum.
Felicito gli organizzatori per l’iniziativa e per il 20 anniversario della Fondazione del Partito Russia Unita. Reitero la nostra infinita gratitudine per le espressioni di solidarietà e appoggio al degno popolo di Cuba e al suo Partito, che mi onoro di rappresentare oggi di fronte a voi.
Cuba vive e vivrà!
Molte grazie.
Intervención de Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, en la Conferencia Internacional “Desafíos Globales del Siglo XXI: Dimensión Partidista”.
Excelentísimo señor Dmitri Medvédev, presidente del partido Rusia Unida y vicepresidente del Consejo de Seguridad de la Federación de Rusia;
Excelentísimos jefes de delegaciones de los Partidos que participan en esta Conferencia Internacional:
Debo decir, en primer lugar, que nos honra asistir, aunque sea de manera virtual, a la conmemoración del aniversario 20 de la fundación del partido Rusia Unida, a cuya dirección y militancia extiendo la más calurosa felicitación en nombre del Partido Comunista de Cuba.
Nuestras relaciones, basadas en vínculos históricos, el respeto y la confianza mutua, se han estrechado en los últimos años gracias al fluido intercambio de delegaciones y a la contribución en distintas esferas, y en ello ha desempeñado un papel fundamental el acuerdo de colaboración entre el Partido Comunista de Cuba y el partido Rusia Unida, adoptado en 2017.
Posteriormente, en el Octavo Congreso, en abril de este año, el interés por continuar fortaleciendo las relaciones con la Federación de Rusia quedó patentizado durante el debate sobre política exterior.
Esa proyección es coherente con nuestra confianza en el amplio potencial de la colaboración bilateral entre ambos países, y con el apoyo que desde el partido Rusia Unida hemos recibido siempre en ese empeño, y también en temas de especial relevancia para Cuba, como la denuncia del bloqueo impuesto por Estados Unidos desde hace más de 60 años.
Aprovecho para agradecer profundamente los reiterados pronunciamientos contra el bloqueo emitidos por el partido Rusia Unida y el apoyo de su fracción en la Duma Estatal a la declaración que anualmente aprueba la Cámara Baja.
Deseo ratificar también en esta importante ocasión el interés de Cuba por continuar profundizando los lazos de amistad, solidaridad y colaboración que unen a ambos partidos, naciones y pueblos.
Es de justicia celebrar la iniciativa que hoy nos reúne. Esta Conferencia Internacional de Partidos era, más que una necesidad, una urgencia en la actual coyuntura.
Nadie discute ya que enfrentamos un escenario internacional complejo e impredecible, estremecido por una crisis multidimensional que, si bien es fruto de un prolongado y muy injusto orden global, ahora y como resultado de la pandemia del nuevo coronavirus ve agravarse los problemas y desafíos que ya enfrentaba la humanidad antes de su aparición.
Paralelamente asistimos a una nueva escalada agresiva por parte de los Estados Unidos y sus aliados, empeñados en imponer su hegemonía a nivel internacional, con un incremento de los gastos militares, una creciente amenaza a la paz global y el resurgimiento de acciones y lenguajes de la llamada Guerra Fría y el fascismo.
La lucha por el dominio y control de los recursos naturales del planeta se desplaza, con toda su crudeza, hacia otras dimensiones del espacio virtual, mientras continúan profundizándose la enorme polarización en la distribución de la riqueza, la desigualdad social y la inestabilidad mundial.
La crisis económica, social y financiera, que golpea particularmente a los países más pobres y a las mayorías desposeídas, se reproduce en una especie de “círculo vicioso”, profundizando las desigualdades y la pobreza; se exacerban los flujos de migración incontrolada, el terrorismo internacional y los conflictos regionales e internacionales.
Lenguaje cargado de amenazas, política de sanciones y medidas coercitivas unilaterales, injerencia desembozada y dobles raseros se imponen sin el más mínimo escrúpulo. La burda manipulación de los hechos a base de mentiras y medias verdades y el uso de las tecnologías híbridas en la llamada guerra de cuarta generación para la desestabilización política, y la aplicación de políticas de “cambio de régimen” se han convertido en práctica común en las relaciones internacionales. Como Cuba, Rusia ha sido víctima de estos actos y conoce los peligros que entrañan.
Es pertinente y necesario rechazar enérgicamente aquí la injerencia en los asuntos internos de la Federación de Rusia y de otros Estados. Esos actos que atentan contra la independencia y la soberanía nacional y violan el Derecho Internacional y la Carta de las Naciones Unidas deben cesar.
En ese contexto resurgen fuerzas ultranacionalistas, radicales y fascistas que, lejos de dar soluciones a los problemas sociales, enconan viejas divisiones étnico-nacionales y agudizan la xenofobia y la intolerancia.
La amenaza de nuevas guerras y el cambio climático constituyen desafíos globales apremiantes. Penden, como espada de Damocles, sobre la humanidad. La especie humana, como advirtiera hace 30 años el Comandante en Jefe de la Revolución Cubana Fidel Castro Ruz, continúa en riesgo de desaparecer.
Excelencias:
Cuba no escapa a la crisis multidimensional que asola al planeta. No somos los más afectados, gracias a un sistema de justicia social que pone al ser humano en el centro de sus políticas, pero sí somos, sin duda, los más castigados.
Ninguna nación en desarrollo carga, como nosotros, con las condiciones que impone un bloqueo económico de más de 60 años, reforzado y recrudecido con 243 medidas aplicadas por la administración de Donald Trump y mantenidas por el actual Gobierno de los Estados Unidos de América. Los efectos negativos de estas medidas resultan más evidentes y demoledores en el contexto de la pandemia de la COVID-19.
El bloqueo constituye la más evidente y masiva violación de los derechos humanos de todo un pueblo y el principal obstáculo para el desarrollo económico y social de Cuba y, por ende, para la implementación plena de la Agenda 2030 y sus Objetivos de Desarrollo Sostenible, a los que, a pesar de todo, no hemos renunciado.
En 63 años de Revolución, que se cumplirán el próximo enero, la Isla muestra logros indiscutibles como sistemas de Salud y Educación de acceso público y universal, con una cobertura médica del 100 % de su población y una tasa de alfabetización del 99 %. Con una comunidad científica y una industria biotecnológica y farmacéutica reconocidas a nivel internacional, además, con un sistema de trabajo y seguridad social que ampara a cada uno de sus ciudadanos, en especial a los más vulnerables.
Nada de eso parece meritorio para el adversario histórico de la nación cubana que insiste en castigarla por el ejemplo de soberanía e independencia.
Es inaceptable que el Gobierno de los Estados Unidos ignore, por 29 años, el llamado de la comunidad internacional en la Asamblea General de las Naciones Unidas a poner fin al bloqueo contra mi país, y persiste infructuosamente en la aplicación de esta política criminal y genocida.
Como con el bloqueo no han logrado su propósito de provocar un estallido social como consecuencia de las carencias, en los últimos meses enfrentamos una nueva operación concertada desde Washington, dirigida a desestabilizar el orden interno y la paz en la nación, y a generar la imagen de un Estado fallido.
En medio del complejo escenario que he descrito, Cuba batalló infatigablemente contra un nuevo rebrote de la COVID-19, manteniendo una tasa de infectados y lamentables fallecidos por debajo de la media en las Américas y en el mundo.
Hoy somos el primer país de Latinoamérica y del llamado Tercer Mundo con tres vacunas y dos candidatos vacunales en desarrollo, y el primero en el orbe en comenzar la vacunación de su población infantil de 2 a 18 años.
Más del 80 % de nuestra población ya tiene el esquema completo de vacunación, y para finales de este año, se habrá inmunizado a toda la población cubana.
Tampoco renunciamos ni renunciaremos a los planes de desarrollo ni a los principios de solidaridad internacionalista, como lo demostraron las 57 brigadas médicas que combatieron la COVID-19 en 40 países y territorios del mundo. Reiteramos nuestra disposición a continuar cooperando con vacunas y protocolos médicos en beneficio de todos los necesitados del planeta.
El pasado 15 de noviembre celebramos la reapertura de las fronteras, vuelve el turismo internacional y reiniciamos el curso escolar. Cuba ha retomado el periodo lectivo con la inmensa mayoría de sus niños protegidos con el esquema de vacunación completo. Todo con vacunas propias.
Excelencias:
El mundo, quizás como nunca antes, está urgido de una nueva coexistencia civilizada, sobre la base de un orden internacional justo y equitativo, donde prevalezcan la solidaridad, la cooperación y la integración entre países.
No hay ni habrá otro camino para alcanzar la paz, y no habrá paz sin desarrollo y justicia social. Es hora ya de que todos unamos esfuerzos y acciones en la urgente y necesaria lucha por un mundo mejor.
Una vez más, gracias por convocarnos para participar en este foro. Felicito a los organizadores por la iniciativa y por el aniversario 20 de la fundación del partido Rusia Unida. Les reitero nuestra infinita gratitud por las muestras de solidaridad y apoyo al digno pueblo de Cuba y a su Partido, al que me honro en representar hoy ante ustedes.
¡Cuba vive y vivirá!
Muchas Gracias.