Scommettevano che la Rivoluzione sarebbe caduta

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha insistito che è imprescindibile sapere «quali sono le preoccupazioni della nostra militanza, quali sono le preoccupazioni della popolazione, dell’ambiente in cui lavora l’organizzazione di base e che sono questi i temi che dobbiamo discutere.

Il PCC deve comprendere «soprattutto quello che a che vedere con la prosperità e lo sviluppo del paese, dall’alimentazione alla ricreazione, che includa lo sviluppo scientifico, una ricchezza spirituale superiore, il benessere, e che potenzi il disegno di quello che è funzionale, di quello che è bello perché il nostro sviluppo sia realmente integrale».

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha espresso queste riflessioni sabato 29 nell’assemblea  municipale di questa organizzazione e San José de las Lajas, in  provincia di Mayabeque.

Si legge nel sito della  Presidenza, che il Capo di Stato ha insistito che è imprescindibile sapere «quali sono le preoccupazioni della nostra militanza, quali sono le preoccupazioni della popolazione, dell’ambiente in cui lavora l’organizzazione di base e che sono questi i temi che dobbiamo discutere».

Nella  riunione alla quale hanno partecipato il membro del Burò Politico e segretario dell’ Organizzazione e la Politica dei Quadri, Roberto Morales Ojeda, Díaz-Canel ha detto che se si portano al nucleo discussioni che provocano davvero interesse, le riunioni saranno meno pesanti e si metteranno meglio a fuoco «i progetti di soluzioni per i problemi cardinali che abbiamo e, come è stato detto qui molto saggiamente, al Partito corrisponde tutto e dobbiamo attendere tutto dai metodi del Partito senza soppiantare l’amministrazione nè il Governo, né le organizzazioni di massa».

Nell’ incontro, durante il quale è stato eletto il nuovo Comitato Municipale del Partito, e il suo Burò Esecutivo.  Il compagno Alberto Torres Hernández è stato  ratificato come primo segretario a San José de las Lajas, e  il Presidente ha parlato della complessa situazione economica e sociale che abbiamo ed ha affermato: «Stiamo vedendo come incontrare la maniera più intelligente di risolvere questi problemi (come le carenze, l’inflazione e l’aumento dei prezzi; come eleviamo  la produzione, come continuare a rianimare la vita economica con le possibilità che abbiamo, perchè nella pandemia abbiamo ottenuto un controllo».

Poi si è riferito al blocco indurito da parte dell’attuale amministrazione statunitense contro l’Isola ed ha sommato questa sfida gigantesca rappresentata dall’epidemia.

I nemici hanno sottovalutato il popolo cubano : «hanno scommesso che la Rivoluzione sarebbe caduta, e allora hanno sviluppato un’aggressiva strategia di sovversione orientata a frammentare l’unità del popolo cubano, a scoraggiare la gente», a far vedre che le difficoltà della vita non le provoca la politica imperiale ma l’inefficienza di un governo.

Il nemico ha scommesso su una frattura tra popolo e il Governo, tra Partito e Governo, ha ricordato il mandatario.

«Ma il paese non è stato a braccia conserte di fronte a nessuna sfida. C’è una strategia politico ideologica: c’è una strategia di relazioni estere, c’è una strategia di fronte alla    COVID-19; c’è una strategia economico-sociale che costantemente si sta attualizzando, e c’è un programma che segue la dinamica demografica.

Andiamo a difendere la Patria  socialista e a difendere la salvaguardia, l’ordine e la tranquillità cittadina», ha ratificato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito. ( GM – Granma Int.)

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.