Orinoco Tribune, 1 febbraio 2022
Una superpetroliera iraniana con circa due milioni di barili di condensato inizierà a scaricare in un porto in Venezuela, indica un documento. La petroliera iraniana, con un carico di due milioni di barili di idrocarburi necessari a diluire il greggio extrapesante venezuelano, arrivava il 28 gennaio al porto José della compagnia statale Petróleos de Venezuela (PDVSA), e scaricava in settimana, secondo un documento TankerTrackers, società specializzata nel monitoraggio dei movimenti marittimi nel commercio di petrolio.
La nave fu identificata come Starla della National Iranian Oil Company (NIOC), dettagliava il rapporto, citando una persona che ha familiarità con la questione.
Nell’ambito dei termini dello scambio tra i due Paesi produttori di petrolio, la consegna del condensato iraniano, essenzialmente greggio leggero, era prevista per dicembre 2021, ma la mancanza di stoccaggio e le strozzature nel porto di José causavano ritardi, secondo documenti della PDVSA.
La petroliera arrivava nelle acque venezuelane dopo che PDVSA e NIOC stipularono un accordo per lo scambio del condensato iraniano con greggio pesante della compagnia venezuelana nella seconda metà del 2021. In effetti, il patto si rivelò fondamentale per sostenere la produzione petrolifera del Venezuela, che ha bisogno diluenti, come il condensato, per facilitare trasporto ed esportazione di petrolio. L’anno scorso, le due società statali, soggette a “sanzioni” nordamericane illegali, scambiarono 4,82 milioni di barili di condensato iraniano con 5,55 milioni di barili di greggio pesante venezuelano, per lo più trasportato su navi battenti bandiera del Paese persiano.
Gli alleati avevano scambiato benzina iraniana con carburante venezuelano per aviogetti con un accordo iniziato nel 2020, contribuendo ad alleviare la carenza di carburante per motori nella nazione sudamericana. La manovra è una delle tante che ha contrastato i complotti imperialisti statunitensi per cacciare il Presidente Nicolás Maduro.
In questo modo, la fornitura di condensato dall’Iran, uno dei maggiori produttori ed esportatori di greggio, aiuta il Venezuela ad aumentare le esportazioni di greggio. Il Venezuela ha bisogno di queste entrate per migliorare un’economia che ha sofferto le misure coercitive unilaterali illegali (chiamate eufemisticamente “sanzioni”) di Washington, ma mostra significativi segnali di ripresa, in particolare dalla seconda metà del 2021.