Le vaccinazioni cubane hanno controllato l’incidenza del ceppo Ómicron
Il dottore in Scienze Eduardo Martínez Díaz, presidente del Gruppo di Imprese BioCubaFarma, ha detto a Granma che a Cuba, differentemente da quello che è avvenuto nel mondo con la propagazione della contagiosa variante Ómicron del SARS-COV-2, il tasso d’incidenza non ha superato le ondate precedenti e in un breve periodo è stato osservato un controllo della trasmissione.
Il dirigente dell’Industria biotecnologica e farmaceutica cubana, ha indicato vari elementi che possono spiegare questa differenza. Uno è che Ómicron ha cominciato a circolare a Cuba quando già l’80% della popolazione era completamente immunizzata, con il tasso di vaccinazione più alto del mondo.
A differenza di altre nazioni, dove i livelli d’immunizzazione erano elevati, a Cuba il processo di vaccinazione è stato più recente. Nel nostro paese inoltre è stato incorporato nello schema primario di vaccinazione l’applicazione di una terza dose.
«I risultati confermano l’importanza che ha avuto il disegno delle nostre vaccinazioni con l’applicazione di tre dosi. La terza dose permette una maturazione migliore della risposta immunologica, perchè non solo incrementa la quantità di anticorpi, ma contribuisce a migliorare l’attivazione della risposta cellulare, che è un altro meccanismo di difesa con un ruolo importante per combattere le infezioni», ha aggiunto Martínez Díaz.
Un altro elemento del notevole impatto nel controllo di Ómicron è la realizzazione di una campagna d’immunizzazione nella popolazione pediátrica al di sopra dei due anni d’età, ha segnalato ed ha aggiunto che come evidenza, tra la fine del 2021 e le prime settimane del 2022 siamo riusciti ad applicare una dose di rinforzo al 50% della popolazione inclusi i convalescenti della malattia.
Cuba è uno dei primi paesi che rinforza l’immunità delle persone che sono state contagiate.