Costruire e sviluppare sistemi alimentaii locali sovrani e sostenibili è una priorità politica, economica e sociale del nostro paese, che ha ottenuto auge e trova appoggio nel Piano Nazionale di Sovranità Alimentare presentato nella capitale il 18 febbraio.
In un incontro presieduto dal membro del Burò Politico e presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, Esteban Lazo Hernández, da ministri di vari settori integrati alla strategia, Ydael Pérez Brito, titolare dell’Agricoltura, ha ricordato – di fronte al rappresentante dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura in Cuba, Marcelo Resende, e Frei Betto, assessore di questo progranma per la FAO, che la definizione di sovranità alimentare presentata risponde alle condizioni socio economiche e politiche del paese.
Poi ha aggiunto che tutte le produzioni avranno come principi la qualità, l’innocuità e la diminuzione delle perdite e dello spreco degli alimenti.
Pérez Brito ha segnalato che la sovranità alimentare, l’educazione nutrizionale nel nostro paese comprendono la proiezione di un piano di sviluppo che sia capace di mobiliare le proprie risorse considerando quello che significano i danni dell’indurito blocco economico degli Stati Uniti contro l’Isola, la pandemia e la stessa crisi economica, nel contesto attuale.
Ha considerato che sarebbe opportuno stabilire accordi di collaborazione, crediti governativi e opportunità d’affari con imprese che vogliono investire a Cuba e che favoriscano la mitigazione del cambio climatico e la produzione di alimenti su piccola scala.
Frei Betto ha ricordato l’importanza dell’integrazione di tutti i settori che intervengono nell’implementazione del piano, così come la collaborazione dei diplomatici, i loro paesi, in termini di tecnologie, tecniche, agro ecologiche e dell’agroindustria, etc.
Cuba non soffre la fame ma esiste il rischio dell’insicurezza alimentare, e questo mostra l’importanza di un’implementazione efficiente del piano.