Il prossimo 22 agosto la Radio compie un secolo d’esistenza. In un giorno così, nel 1922, si diffusero nell’aria le prime emissioni di 2LC, appartenenti a Luis Casas Romero.
Da allora la radiodiffusione è diventata il pilastro fondamentale della comunicazione ed ha raccolto il più significativo di non pochi momenti storici, e come ha scritto Carpentier, si tratta del «crogiolo in cui si forgiano gli aspetti più diversi della vita quotidiana».
La giornalista e scrittrice Josefa Bracero Torres ha impartito, alcuni giorni fa, la conferenza magistrale /Il divenire storico della radio a Cuba/, nella sala Che Guevara della Casa de las Américas, a proposito della giornata di festeggiamento per il centenario della Radio cubana.
Bracero Torres, Premio Nacional di Radio e dicitrice, ha realizzato un riassunto di tutta la traiettoria di questo media e dei suoi protagonisti, la sua connotazione politica, culturale, artistica, e le prime trasmissioni realizzate nel paese.
La saggista e investigatrice ha ricordato fatti, esperienze e investigazioni raccolte in una decina di libri, echi di una conoscenza profonda sull’arte radiofonica.
Hanno partecipato all’incontro Abel Prieto Jiménez, presidente della Casa de las Américas; Luis Morlote Rivas, presidente della Uneac; Katia Rodríguez Ramos, segretaria generale del Sindacato dei Lavoratori di Cultura, con dirigenti di emittenti e personalità come attori di emittenti e personalità come Caridad Martínez, premio nazionale di Radio, che ha segnalato l’imprescindibile del riscatto della disciplina nella radio.
Bracero, tra gli altri elementi ha risaltato la trasmissione di opere letterarie nelle emittenti ed ha indicato che la lettura letteraria non va confusa con l’interpretazione di questa lettura.