Il Primo Segretario del Comitato Centralt del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato in Twitter «la risoluzione che sospende la Russia dal Consigliio dei Diritti Umani, un paese indispensabile per ottenere una soluzione diplomatica effettiva, giusta e pacifica, necessaria e urgente per via dell’attuale crisi in Europa».
«Le esclusioni non servono a niente e, al contrario, danneggiano la credibilità e la capacità del sistema internazionale per gestire la pace», ha pubblicato il Capo di Stato nella rete sociale, ed ha aggiunto che «con la decisione presa si stabilisce un precedente pericoloso e si attizza maggiormente il conflitto in Ucraina».
Sempre attraverso Twitter, il segretario esecutivo dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America-Trattato del Commercio dei Popoli (ALBA-TCP), Sacha Llorenti, ha affermato che la sospensione della Russia come membro del Consiglio dei Diritti Umani sgretolerà maggiormente la fragile legittimità di questi organi».
La decisione, ha detto «è una mostra della crisi del sistema multilaterale, della sua strumentalizzazione politica e del doppio standard di coloro che l’utilizzano selettivamente»
La risoluzione è stata adottata con il visto buono di 93 paesi, 24 contrari 58 astensioni. In America Latinahanno votato contro la proposta Bolivia,
Nicaragua e Cuba, il cui rappresentante permanente nella ONU, Pedro Luis Pedroso Cuesta, ha avvertito dei pericoli per l’ umanità delle manovre statunitensi nelle Nazioni Unite ed ha avvisato sui
pericoli che l’uso di qusta meccanismo di sospensione impone, senza parallelo in nessun altro organo dell’organismo multinazionale, e che può essere utilizzato selettivamente, in particolare contro i paesi del Sud.
Brasile, El Salvador e Messico si sono astenuti tra i paesi latino americani e il Venezuela non ha votato per via della perdita dei diritti, per mancanza del pagamento delle sue quote finanziarie per le spese dell’Organizzazione.
La Federazione della Russia era stata eletta come membro del Consiglio dei Diritti Umani nel 2020, con 158 voti, ed ora è stata sospesa con una quantità inferiore.
Il suo rappresentante ha assicurato che la risoluzione dell’Assemblea Generale «suppone di continuare con il neocolonialismo degli Stati Uniti nelle relazioni internazionali», ed ha respinto le accuse «basate in eventi montati e falsificazioni ampiamente diffuse».