L’ambasciatrice di Cuba presso l’UNESCO, Yahima Esquivel, ieri ha chiesto un mondo senza blocchi e sanzioni unilaterali contro Paesi sovrani e con un ordine globale più giusto, umanista ed etico.
Intervenendo alla 215ª sessione del Consiglio esecutivo dell’organizzazione, la diplomatica ha ricordato che Cuba sta affrontando da più di sei decenni un blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti, di cui ha denunciato la crudeltà e la natura unilaterale.
Nel prosieguo del forum, che si svolge dal 5 al 19 ottobre, ha respinto l’inasprimento dell’assedio a livelli senza precedenti dal 2019, un’aggressione che Washington ha mantenuto anche nel bel mezzo della pandemia di Covid-19.
Durante l’amministrazione di Donald Trump (2017-2021), gli USA hanno applicato 243 misure per intensificare il soffocamento contro la nazione delle Antille, una politica ostile che è continuata con l’arrivo alla Casa Bianca del suo successore, Joseph Biden, ha detto.
A questo proposito, Esquivel ha affermato che Cuba paga un prezzo elevato per difendere il suo legittimo diritto di esistere come nazione sovrana e indipendente.
L’ambasciatore ha ringraziato l’UNESCO per il suo sostegno nel contrastare l’impatto dell’ingiusto blocco nelle sue aree di competenza, istruzione, scienza, cultura e informazione.
“Consentiteci di riconoscere la sensibilità dimostrata dall’Unesco nei confronti delle nostre esigenze e urgenze e degli enormi sforzi compiuti dal popolo e dal governo cubano, che hanno dovuto affrontare sfide enormi, ma che non hanno smesso di essere determinati a progredire nella costruzione di una società più giusta, democratica, prospera e sostenibile”, ha sottolineato.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it