Presenza ingiustificata e pretestuosa

Vari ex funzionari dell’intelligence degli Stati Uniti ritengono che l’inclusione di Cuba nella lista dei paesi sponsor del terrorismo sia ingiustificata e pretestuosa.

Cuba era stata inserita per la prima volta nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo nel 1982 dall’allora presidente Ronald Reagan. Washington ha rimosso Cuba dalla lista nel 2015 durante l’amministrazione Obama, ma l’amministrazione di Donald Trump l’ha inclusa nuovamente nove giorni prima della fine del suo mandato nell’arbitraria lista.

Per trovare un motivo valido per castigare nuovamente l’isola inserendola in questa lista la Casa Bianca sosteneva che l’Avana forniva asilo ai leader dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) della Colombia, a cui era stato offerto un rifugio sicuro come parte dei negoziati di pace con il governo del paese sudamericano, facilitati da Cuba e Norvegia, e sostenuti dall’amministrazione Obama e dal Vaticano.

Una mezza dozzina di persone legate alla progettazione della politica verso l’isola sia nelle amministrazioni repubblicane che democratiche hanno sostenuto che la  comunità di intelligence statunitense concorda sul fatto che la nazione non sponsorizza il terrorismo, quindi non dovrebbe figurare in questa lista.

L’ex ufficiale dell’intelligence nazionale per l’America Latina Fulton Armstrong, ha descritto la designazione come “falsa” in un’intervista con la rete di notizie NBC News.

Larry Wilkerson, che ha servito come capo di gabinetto dell’allora segretario di Stato Colin Powell nell’amministrazione dell’ex presidente George W. Bush (2001-2009), ha stabilito che il paese caraibico non è uno stato sponsor del terrorismo.

“È una finzione che abbiamo creato… per rafforzare la logica del blocco”, ha detto.

L’inclusione di Cuba nella lista dei paesi sponsor del terrorismo, oltre ad essere ingiustificata, danneggia gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha anche considerato Ben Rhodes, che era vice consigliere per la sicurezza nazionale dell’ex presidente Barack Obama (2009-2017). Ha dichiarato a NBC News che usare questa designazione per scopi puramente politici degli Stati Uniti è sbagliato nei confronti di Cuba e delegittima lo scopo della regola, progettata per punire coloro che Washington indica come presunti difensori del terrorismo.

Il professore all’Università Americana di Washington William LeoGrande, ha affermato che l’inclusione di Cuba in quella lista è ironica perché proveniente da un paese che sta facendo attacchi contro l’isola.

“Negli anni ’60, l’Agenzia Centrale di Intelligence (CIA) ha sponsorizzato tentativi di omicidio, sabotaggio e incursioni paramilitari contro Cuba, quello che oggi si chiamerebbe terrorismo sponsorizzato dallo Stato, e gli esuli cubani addestrati dall’organizzazione hanno continuato gli attacchi nei successuvi decenni”, ha detto.

Essere inserita nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo per Cuba rappresenta un grande problema, infatti, secondo quanto affermato dal, ministro degli Esteri Bruno Rodríguez Parrilla, la nomina di Cuba come nazione che sponsorizza il terrorismo aumenta il rischio del paese e comporta il pagamento tra il 30 ed il 50 per cento in più per acquistare forniture di qualsiasi merce.

I pochi fornitori che hanno deciso di mantenere relazioni con il territorio delle Antille hanno aumentato i prezzi, e gli Stati Uniti applicano misure di intimidazione e persecuzione contro le società di fornitura di carburante. (ACN)

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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