A Caracas imponente manifestazione chiede liberazione del diplomatico detenuto negli USA
#EnVideo📹| Esposa del Diplomático Alex Saab, @CamillaFSaab agradeció el apoyo que siempre le han brindado a su esposo, y además agregó: “Estamos aquí para recordarle al imperialismo que nuestra voz debe ser respetada”.
#FreeDiplomatSaab pic.twitter.com/LbxE9hNy8I— VTV CANAL 8 (@VTVcanal8) December 16, 2022
Alex Saab, inviato speciale della Repubblica bolivariana del Venezuela, si trova illegalmente detenuto negli USA nonostante i suoi diritti all’immunità diplomatica.
Nel giugno 2020 Alex Saab era stato arrestato a Capo Verde dopo aver compiuto un viaggio con lo scopo di acquisire cibo, medicine e carburante per il popolo venezuelano, vittima del criminale embargo imposto da Usa e Ue.
Telesur riporta oggi come una imponente manifestazione popolare si sia svolta a Caracas per chiedere la liberazione del diplomatico.
La manifestazione si è svolta vicino all’Assemblea nazionale, mentre i parlamentari della Repubblica bolivariana discutevano dell'”Accordo in difesa dello status di diplomatico di Alex Saab, rapito negli Stati Uniti in palese violazione delle leggi e dei trattati internazionali”.
Le organizzazioni sociali presenti in piazza hanno attaccato duramente gli Stati Uniti per aver infranto il diritto di determinare unilateralmente se un diplomatico di una nazione straniera possa godere o meno dell’immunità. Hanno anche denunciato la natura politica del processo contro Saab nei tribunali statunitensi e hanno chiesto a Washington di rispettare i trattati e le pratiche internazionali relativi all’immunità diplomatica.
Presente in piazza la moglie di Alex Saab Camilla Fabri, che ha apprezzato il sostegno che le persone hanno sempre dato a suo marito. Ha detto: ‘Oggi 16 dicembre siamo qui per ricordare all’imperialismo che la nostra voce deve essere rispettata'”.
In pieno blocco statunitense contro il Venezuela nel 2018, il governo bolivariano ha nominato Saab suo inviato speciale, condizione che gli garantiva l’immunità diplomatica. Washington, tuttavia, non ha riconosciuto arbitrariamente tale status e nel giugno 2020, è stato detenuto illegalmente a Capo Verde mentre tornava in Venezuela dopo aver adempiuto all’ordine del governo bolivariano di negoziare l’acquisizione di cibo, medicine e carburante per il popolo venezuelano.
Saab ha trascorso 491 giorni in detenzione a Capo Verde, dove è stato sottoposto a torture e trattamenti crudeli e degradanti. Successivamente, è stato estradato illegalmente negli Stati Uniti nell’ottobre 2021.