Sono numerose le sfide che dovrà affrontare il nostro paese nei mesi a venire, continuando a incamminare il recupero in maniera lenta e graduale, dato che le misure adottate per risolvere i problemi della nazione non sono ad effetto immediato e necessitano la convergenza di vari fattori, lo sforzo e l’unità di tutti.
È terminato il 2022, «un anno difficile come pochi, e che fa riflettere come tutti», ha detto di recente, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica.
Come ha spiegato lo stesso mandatario, nel difficile contesto cubano viviamo con il peso della confluenza degli effetti provocati dalle 243 misure dell’amministrazione Trump, che hanno indurito il blocco economico contro l’Isola, con i danni provocati dalla COVID-19, la complessità dell’implementazione dell’urgente Tarea Ordenamiento e le sue deviazioni in relazione al previsto, la crisi globale multi dimensionale rinforzata dal conflitto in Ucraina, l’instabilità del Sistema Elettrico Nazionale e l’impatto di avvenimenti drammatici come l’esplosione nel Hotel Saratoga, sommata all’lncendio di grandi proporzioni nella Base dei Supertanqueros, a Matanzas,la devastazione provocata dal passaggio dell’uragano Ian, oltre all’accumulo dei problemi sociali, hanno inciso in situazioni di scarsità, inflazione, danni alla qualità della vita della popolazione e alla crescita di manifestazioni indesiderabili di condotte delinquenziali, reati, corruzione e indisciplina sociale, scontento, molestie incomprensioni e incertezze.
Partendo da questo panorama, sono numerose le sfide che dovrà affrontare il nostro paese nei mesi a venire, continuando a incamminare il recupero in maniera lenta e graduale, dato che le misure adottate per risolvere i problemi della nazione non sono ad effetto immediato e necessitano la convergenza di vari fattori, lo sforzo e l’unità di tutti.
Con la guida del Partito Comunista, avanguardia politica della nazione, di Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione e con il comando del Primo Segretario del Partito, Cuba intraprende questo cammino tanto ansiato del recupero, riconoscendo criticamente gli errori determinando le sfide e pianificando le soluzioni corrispondenti.
Riassumiamo in continuazione le principali idee sulle sfide politiche, economiche e sociali del paese, esposte dal Capo di Stato cubano durante il IV e V Plenum del Comitato Centrale del Partito, effettuati nel 2022:
*Lottare per una prosperità che comprenda dall’alimentazione alla ricreazione con lo sviluppo scientifico, una ricchezza spirituale superiore, il benessere, con il potere del disegno del bello e funzionale.
*Ampliare gli spazi di partecipazione nei quali si ascoltano le preoccupazioni della nostra gente e le sue proposte, dei vicini nel quartiere, dei lavoratori, dei giovani e anche degli artisti e dei professionisti della scienza e con questa partecipazione avere un più forte controllo popolare.
*Il Partito deve crescere in tutti i luoghi, ambiti e scenari.
*Sviluppare azioni per rivitalizzare il funzionamento delle organizzazioni di massa.
* Realizzare gli impegni accordati per il lavoro del Partito in funzione d’investigazione, insegnamento e divulgazione della storia di Cuba e del marxismo, e il Programma nazionale per lo studio, l’investigazione e la diffusione del pensiero, la vita e l’opera del
Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
*La resa dei conti che, sbagliando, con frequenza si presenta separata dalla partecipazione e dal controllo popolare e che deve comprendere tutti i processi sociali del paese e contribuire al controllo popolare reale.
*Abbordare con maggior periodicità temi come i valori,i cambi originati nella società, la crescita del settore non statale, la penetrazione della sovversione politico – ideologica, la continuità, il ruolo reale ed effettivo della militanza e le organizzazioni di base del Partito.
*Promuovere la comunicazione sociale come un pilastro nel lavoro del Partito e del Governo, e da lì promuovere i contenuti, gli argomenti e la partecipazione nelle reti sociali.
*Appoggiare tutti i processi con la scienza e l’innovazione sviluppando la capacità di accudire alla scienza e all’investigazione per risolvere e attendere i nostri principali problemi.
*Potenziare una risposta economica, fondamentalmente, dalla produzione nazionale, che includa la comprensione di un mercato con differenti attori, regolato però dallo Stato, una pianificazione strategica e finanziaria, meno amministrativa e burocratica, il necessario bilancio tra meccanismi politici ideologici, economici e amministrativi ora messi a fuoco verso misure agili ed effettive, che diano ossigeno all’economia e alla soluzione dei problemi della popolazione, soprattutto centrati nel rifornimento di alimenti e medicinali, nei problemi del trasporto, nei temi dei prezzi, nella stabilità del Sistema Elettroenergetico Nazionale.
*Realizzare le 63 misure approvate per la produzione degli alimenti per dinamizzate la produzione agricola e dell’allevamento.
* Rinforzare lo sviluppo territoriale e lo sviluppo locale.
*Rinforzare le misure approvate per salvare l’industria dello zucchero.
*Perfezionare il commercio interno eliminando pratiche obsolete e avanzando verso nuove forme nelle quali ci sia una partecipazione importante del commercio elettronico.
*Fomentare l’investimento straniero e quello dei cubani residenti all’estero.
*Sviluppare politiche pubbliche per l’attenzione a situazioni di vulnerabilità e l’eliminazione delle disuguaglianze e anche orientarci verso politiche pubbliche per seguire in maniera differenziata un gruppo di problemi della nostra gioventù.
*Cercare vie per rifornire i negozi in moneta nazionale e migliorare le offerte dalla produzione nazionale, considerando le vie del commercio estero.
*Limitare le entrate eccessive in istituzioni e in entità statali che non sono soggette nè a una maggior produzione né a una maggior efficienza.
*Ridimensionare l’apparato statale.
*Ridurre le spese e orientare l’attenzione alle situazioni di vulnerabilità.
*Optare che ogni volta ci siano più imprese municipali per far sì che si rinforzino i sistemi produttivi locali e quindi i programmi di sviluppo territoriale e locale.
*Diminuire le imprese «testone», perchè diminuiscano le spese eccessive nell’amministrazione e nella burocrazia.
*Eliminare la burocrazia delle imprese e la ministeriale che attenta contro le imprese.
*Approfittare dell’autonomia statale che abbiamo dato alle imprese per far sì che propizi l’incremento della produzione, la produttività e l’efficienza.
*Nell’agricoltura, nelle condizioni attuali, potenziare l’Agroecologia che è una maniera d’aver un’agricoltura razionale con una buona resa e anche totalmente sostenibile e amichevole con l’ambiente.
*Utilizzare tutte le condizioni che sono state create da interfaz tra l’Università e il sistema produttivo dei beni dei servizi.
*Continuare a fomentare l’idea dei poli esportatori, il ciclo chiuso, l’economia circolare, e cercare con tutto questo una massima offerta di beni e servizi per la popolazione differenziando produzioni, contribuendo allo sviluppo territoriale locale e chiedendoci perchè l’inefficienza, perché l’inerzia, perchè lo stallo delle imprese.
*Cercare una maggiore efficienza nelle entità importatrici e esportatrici, l’adeguato ruolo che devono disimpegnare i contratti, l’utilizzo delle facoltà assegnate, la responsabilità sociale, i processi d’innovazione, automatizzazione e informatizzazione.
*Il Partito non può stare al margine della società. Molte delle sue insufficienze sono un riflesso dell’essere sociale. Il Partito dev’essere il catalizzatore più efficiente nella nostra futura trasformazione.