Il prossimo 5 di marzo ricorreranno i dieci anni dalla morte del leader venezuelano Hugo Chavez avvenuta nel 2013. Il Venezuela e il mondo intero perdevano un grande uomo. Un gigante, un simbolo di riscatto e resistenza contro il tracotante imperialismo statunitense che in tutti i modi aveva cercato, fallendo, di rovesciare i suoi governi e porre fine a quella Rivoluzione Bolivariana avviata in Venezuela. Una Rivoluzione capace di risvegliare le aspirazioni di un’intera regione.
Di seguito 10 frasi iconiche pronunciate da Hugo Chavez:
1) “Il mondo del XXI secolo, che già si profila all’orizzonte, non sarà bipolare, né unipolare, grazie a Dio sarà multipolare”. (Conferenza al Palacio de las Academias di Caracas del 12 agosto 1998)
2) «Giuro davanti a Dio, giuro davanti alla patria, giuro davanti al mio popolo che su questa moribonda Costituzione – del 1961 – promuoverò le trasformazioni democratiche necessarie affinché la nuova Repubblica abbia una Carta Magna adeguata ai nuovi tempi. Lo giuro». (Investitura presidenziale 2 febbraio 1999)
3) “La ribellione del 4 febbraio è stata una necessità storica; il Venezuela non aveva vie d’uscita, abbiamo dovuto scuotere la patria, solo attraverso la rivoluzione potemmo uscire dall’abisso in cui eravamo precipitati”. (4 febbraio 2005)
4) “Fanculo bastardi yankee, qui c’è un popolo degno, c’è un popolo degno, bastardi yankee, fanculo 100 volte, qui siamo i figli di (Simón) Bolívar, di Guaicapuro (leader indigeno locale) e di Tupac Amarú. Siamo determinati a essere liberi. (11 settembre 2008)
5) “Se il clima fosse una banca, l’avrebbero già salvato”. (2009, al vertice sul clima di Copenaghen)
7) “Non sarebbe strano se ci fosse stata la civiltà su Marte, ma forse il capitalismo è arrivato lì, l’imperialismo è arrivato lì e hanno distrutto quel pianeta”. (2011)
8) “Signora Cancelliera (della Germania Angela Merkel), può andare a…. E non dirò di più perché è una donna. Viene dalla destra tedesca, la stessa destra che ha sostenuto Hitler e la stessa destra che ha sostenuto il fascismo”. (12 maggio 2008, commentando un tour in America Latina della Cancelliera tedesca e dopo che la Merkel aveva affermato che Chávez non era la voce dei latinoamericani)
9) In America Latina vogliono imporci il modello di democrazia disegnato dagli Stati Uniti, e chiunque non accetti di percorrere questa strada viene accusato di essere un populista radicale, un terrorista e un dittatore. (Alò Presidente n°255 – 21 maggio 2006)
10) “Me ne vado pieno di ottimismo, pieno di luce, pieno di fede in Cristo, per continuare a lottare e vincere”. (anno 2012)