L’attenzione urgente e soprattutto completa alle dinamiche demografiche, assumendole come asse trasversale in tutto ciò che accade nel Paese, e il rafforzamento della responsabilità dei governi locali di fronte all’accelerazione dell’invecchiamento della popolazione cubana sono imperativi, secondo quanto emerso dalla riunione della Commissione governativa per l’attenzione al tema, presieduta dal membro dell’Ufficio Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz, che si è svolta questo venerdì.

Durante la riunione, che si è svolta nella Sala Polifunzionale del Palazzo della Rivoluzione, è stato presentato un aggiornamento sul comportamento degli indicatori che segnano il panorama demografico del Paese, nell’attuale contesto economico e sociale. La mobilità e le migrazioni interne ed esterne, la diminuzione del tasso di fertilità globale, l’invecchiamento e il calo naturale della popolazione sono stati tra i temi analizzati.

“In termini di popolazione, a Cuba tutto sta diminuendo; l’unica cosa che sta crescendo è la popolazione dai 60 anni in su e, all’interno di questa, quella dai 75 agli 80 anni in su“, ha ribadito Juan Carlos Alfonso Fraga, vicedirettore dell’Ufficio nazionale di statistica e informazione, che ha messo in guardia dall’impatto negativo di questa situazione sulla disponibilità di risorse lavorative e sul rinnovamento del capitale umano.

Di fronte a questa realtà, ha riflettuto il Primo Ministro, “l’assistenza agli anziani è ancora lontana da quella che dovrebbe essere e, in molti casi, manca un’assistenza differenziata. Ne abbiamo discusso con i governatori ed è stato deciso che ogni visita nelle province dovrà includere le case di riposo e di maternità e tutte le istituzioni sociali, soprattutto quelle in cui vivono persone in situazioni di vulnerabilità”.

Analogamente, Antonio Aja Díaz, direttore del Centro di studi demografici dell’Università dell’Avana, ha richiamato l’attenzione sulla sensibilità essenziale richiesta a governatori, sindaci e quadri a tutti i livelli per affrontare questi problemi.

“Se guardiamo agli alloggi, al programma di assistenza alle madri e ai bambini, alla mobilità, alla popolazione economicamente attiva di un territorio… abbiamo a che fare con le dinamiche demografiche. Finché non vedremo la questione come qualcosa di trasversale, che tocca praticamente tutte le sfere di lavoro della vita del Paese, non faremo progressi nella soluzione dei problemi”, ha affermato.

In quest’ottica di integrazione, l’agenda dei lavori prevedeva anche la presentazione di una proposta per aumentare la copertura dei prodotti di origine naturale, finalizzata ai problemi di salute prevalenti nella popolazione cubana di oltre 60 anni.

Santiago Dueñas Carrera, direttore di Scienza e Tecnologia del gruppo aziendale BioCubaFarma, ha riferito che del numero totale di prodotti naturali, ce ne sono 13 con il potenziale per aumentare i volumi di produzione, sulla base di innovazioni tecnologiche e organizzative.

Allo stesso modo, Reynold García Moreira, Viceministro della Salute Pubblica, ha discusso lo sviluppo del Programma di Riproduzione Assistita, le cui statistiche confermano, nel mezzo della tesa situazione economico-finanziaria che il Paese sta vivendo, quanto ci sia ancora da fare.

L’incontro ha incluso anche proposte per una strategia di comunicazione per affrontare le dinamiche demografiche e un sistema di monitoraggio per l’attuazione della politica approvata. Su quest’ultimo punto, il Primo Ministro ha insistito sulla necessità di un approccio integrato e trasformativo. “Questi problemi richiedono un intervento immediato, più efficace e più impegnativo“, ha concluso.

Secondo gli esperti, il comportamento delle dinamiche demografiche deve diventare uno strumento di lavoro essenziale per sostenere le strategie di sviluppo del Paese.

Fonte: CUBADEBATE

Traduzione: italiacuba.it