Cuba: un soffocamento freddamente calcolato

È così che hanno pianificato, progettato, freddamente calcolato, e stanno ottenendo risultati importanti e dannosi deteriorando la vita di tutti.

Anche se non hanno raggiunto il loro obiettivo principale di rovesciare la Rivoluzione con la forza dell’accerchiamento, dell’estorsione e della disinformazione, è doloroso e ingiusto ciò che hanno ottenuto in modo ingannevole.

Secondo la logica di questa politica di soffocamento, dobbiamo soffrire per eliminare “il male maggiore”, ma… risulta che si sono spinti un po’ troppo in là con le sofferenze che hanno causato dolore e sono costate vite umane. Molti di coloro che avrebbero dovuto ribellarsi quando le loro vite e i loro progetti sono stati gravemente colpiti dalle carenze pianificate dagli USA o da altre meno gravi ma legate ai loro stessi errori, sono andati negli USA.

Sono molti e sono anche vittime. Spero che in tempi migliori, come ha detto pubblicamente il nostro Presidente, molti potranno e decideranno di tornare a casa.

Molti altri sono rimasti per patriottismo e senso di appartenenza al nostro progetto collettivo o per motivi individuali diversi, ma il costo è estremamente alto e immeritato per tutti noi. Non parlo solo del costo in termini economici, c’è un costo umano molto alto e anche un costo per gli interessi di fermare l’aumento del flusso e garantire una migrazione ordinata verso gli USA. C’è un costo anche per gli USA.

Qualcosa dovrà cambiare se si vuole davvero fermare questo doloroso flusso. Nessuno crede ai funzionari del governo statunitense quando affermano che la loro priorità è il benessere del popolo cubano.

Perché non revocano le misure di Trump che Biden ha criticato come disumane perché concedono solo visti per emigrare e non per visitare? Perché mentono così tanto e sempre per scoraggiare le visite a Cuba e giustificare l’assedio medievale che ci punisce?

Ciò che più mi rattrista è la perdita della capacità di tante persone di andare alle vere cause dei fenomeni e la preferenza per la colpevolizzazione della vittima e la chiusura degli occhi e della bocca di fronte alla spudoratezza e all’abuso di chi calpesta gratuitamente la nostra patria e la sua gente.

Questo incoraggia coloro che oggi si oppongono alla revoca delle misure asfissianti, che ritengono di lavorare e che si preoccupano poco o nulla della sofferenza quotidiana di un intero popolo.

Non è stata Cuba a rendere dura la persecuzione finanziaria, che persegue gli investimenti, che impone multe multimilionarie a chi trasferisce denaro a Cuba, che persegue, come se fosse un crimine, gli accordi di cooperazione sanitaria in modo che non possiamo avere come sostenere la nostra salute pubblica, che separa le famiglie, persegue i petrolieri, che impedisce alle imprese statali e private di avere conti che operano con Cuba dall’estero e dal nostro paese con lo straniero, quella che proibisce i trasferimenti bancari legittimi, quella che ha inventato canali di pagamento fraudolenti. Quando Trump ha proibito le rimesse in piena pandemia, quella che ancora proibisce i viaggi dei suoi potenziali turisti e il giorno che ha aperto il nostro aeroporto dopo che il COVID, ha inventato la minaccia ai viaggiatori e ai turisti di Paesi terzi togliendo l’ESTA a tutti coloro che vengono nel nostro paese, “Sponsor del terrorismo”. (Siamo solo in quattro al mondo).

Mi addolora la cecità di fronte al vero e più grande abuso di qualsiasi Paese e anche la semplicità con cui si arriva a pretendere dal governo di un Paese in guerra ciò che non esiste nemmeno in Svizzera,

Ciò che non è nemmeno goduto dai cittadini di coloro che sono i soliti aggressori.

Sono un ottimista e continuerò, come molti cubani in tutti i tempi della nostra storia, a lottare ovunque, contro le cose brutte che si fanno qui e senza dare tregua o scusa alle politiche disumane e alle misure criminali del governo degli USA che, a scopo di dominio, non vuole nemmeno lasciarci respirare.

Il popolo di Cuba, al quale apparteniamo con orgoglio, è il nostro nord e il nostro sud e ha subito tutte le conseguenze dell’esperimento di cambio di regime e di intervento in peggio, già riuscito in altre geografie, e anche delle alterne vicende e della corruzione della politica interna degli USA.

Sta soffrendo anche a causa dei nostri errori, ma non c’è alcun diritto di imporle un assedio tremendo che avrebbe causato il collasso di qualsiasi altro Paese e processo. Non ci sono equivalenze possibili di fronte a tanti abusi e misure estreme che ci privano di miliardi e di fronte a tanta asimmetria: Cuba non ha una sola misura in atto che attacchi gli USA, le sue istituzioni o i suoi cittadini e non spende milioni per intervenire nei suoi affari interni, che non vanno affatto bene e non sono un esempio per nessuno.

È possibile che anche se Trump vincesse di nuovo (lo stesso se vincesse Biden) e tutti continuassero a giungere alla stessa conclusione (per volontà o per pressione delle parti interessate con potere) che il blocco non funziona ancora molto bene perché ancora ridiamo ed esistiamo e sogniamo e in alcuni settori avanziamo e brilliamo, per questo va perfezionato ancora di più (è un argomento crudele e senza cuore) e dobbiamo saper chiamare l’abuso con il suo nome.

L’importante è non perdere la solidarietà, la chiarezza, l’umiltà di ascoltare, di spiegare, l’audacia di cambiare e trasformare, l’impegno per una migliore comunicazione in grado di superare la guerra psicologica e cognitiva e la fiducia nel nostro popolo per cogliere ogni occasione per fare un passo deciso, per correggere il nostro stesso errore e per garantire un altro e un altro fallimento al blocco, all’interferenza e alla ripugnante e permanente operazione di disinformazione.

Insieme, ancora una volta, e se faremo le cose per bene, se supereremo ciò che stiamo ancora sbagliando, avremo un Paese migliore e usciremo anche da questo.

Siamo in guerra, è Cuba ad essere attaccata e non il contrario.

È giusto e necessario difendersi, dentro e fuori. Non sono riusciti a isolare Cuba.

A livello internazionale, il ripudio degli abusi commessi dagli USA contro il nostro popolo cresce di giorno in giorno.

Cuba è nostra, vivremo e vinceremo.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

 

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