🔴 URGENTE. La Asamblea General de la ONU adopta un proyecto de resolución que exige un alto al fuego humanitario inmediato en #Gaza.
A favor: 153
En contra: 10
Abstenciones: 23 pic.twitter.com/bCVYdqdNUk— Noticias ONU (@NoticiasONU) December 12, 2023
Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez, ha espresso il sostegno del suo Paese alla risoluzione approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che richiede un immediato cessate il fuoco umanitario nella Striscia di Gaza.
Il ministro degli Esteri ha sottolineato sul suo account sul social network X che il testo, co-sponsorizzato da più di 100 Paesi, tra cui la nazione caraibica, dimostra che le richieste della comunità internazionale non possono essere ignorate.
Rodríguez ha sottolineato che nulla giustifica “l’atteggiamento complice degli Stati Uniti che garantisce l’impunità di Israele”.
In un altro messaggio sulla piattaforma ha precisato che la risoluzione esorta tutte le parti a rispettare gli obblighi del diritto internazionale e del diritto umanitario internazionale; in particolare, la protezione dei civili, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e l’accesso agli aiuti umanitari.
Sebbene l’adozione della risoluzione non renda il testo vincolante, il sostegno conferma la posizione della maggioranza degli Stati membri a favore di una cessazione immediata del conflitto, richiesta avanzata anche dal Segretario generale António Guterres.
Nella sessione d’emergenza sono stati respinti due emendamenti presentati da Austria e Stati Uniti che facevano specifico riferimento al gruppo Hamas.
“L’adozione e l’attuazione della risoluzione che chiede specificamente un cessate il fuoco è l’unica garanzia per salvare civili innocenti”, ha dichiarato l’ambasciatore egiziano alle Nazioni Unite Osama Mahmoud Abdelkhalek, presentando la risoluzione.
Il Gruppo arabo, che ha redatto il documento, riconosce che gli sforzi di una minoranza di Stati che si oppongono all’opinione pubblica internazionale si basano sul concetto che Israele ha il diritto di difendersi, ha affermato.
Tuttavia, ha aggiunto, in quanto potenza occupante, Tel Aviv non può omettere i suoi obblighi di diritto internazionale, rivendicando due pesi e due misure in sua difesa.
Dall’inizio dell’aggressione israeliana alla Striscia di Gaza, il 7 ottobre, sono state uccise oltre 18.000 persone e ferite 49.645.
Si stima che questa cifra sia in realtà molto più alta a causa dei corpi ancora sotto le macerie.
Fonte: CubaSi
Traduzione: italiacuba.it