America Latina: 1 persona su 4 non ha accesso all’acqua potabile

Una persona su quattro  in America Latina e nei Caraibi non ha accesso  all’acqua potabile e continuata. Questo equivale a 163 milioni di persone, un numero più alto di tutta la popolazione di un paese come il Messico e che comprende più di 36 milioni di persone della regione, che non hanno l’acqua nelle loro case.


Questo li obbliga a ricevere acqua da camion cisterna – e non sempre è potabile – o a raccoglierla con dei bidoni da una ruscello, da una sorgente o da un pozzo,  impegno che in generale ricade sulle donne, le bambine e i bambini.

Secondo il Vicepresidente Corporativo della Programmazione Strategica del Banco di Sviluppo dell’America Latina e i Caraibi (CAF), Christian Asinelli, da un controllo territoriale appare che sono due i grandi segmenti che mancano di acqua sicura: le zone periurbane e i territori rurali.

Si stima che che circa 100 milioni di persone vivono in quartieri informali, favelas o insediamenti.

Il numero è simile a quello della popolazione urbana che non ha accesso all’acqua sicura (106 milioni di persone). Mentre il resto della popolazione (57 milioni) si ubica in territori rurali.

Ha spiegato che questo problema è anche maggiore nell’area di risanamento, dove una persona su due non riceve un servizio di risanamento sicuro perché non ha la fognatura o perché la sua camera settica o latrina non è adeguata e i fanghi depositati non vengono mai raccolti e disposti in luoghi ambientalmente sicuri, come sono gli impianti di trattamento.

Le due situazioni entrano in contraddizione con la dichiarazione del diritto umano all’acqua e al risanamento delle Nazioni Unite, e con gli Obiettivi di Sviluppo  Sostenibile (ODS) dell’Agenda 2030.

Inoltre ha segnalato che sino a che l’accesso ai due servizi  sarà limitato, si manterranno gli effetto diretti sulla salute, con incidenza nella mortalità infantile e la morbilità per malattie associate alla mancanza o al consumo di acqua non adatta.

D’altra parte i disastri naturali sono sempre più estremi, con siccità più durature e una maggior numero e intensità d’inondazioni, per via delle piogge ricorrenti.

Nel  caso delle siccità le perdite economiche dirette degli ultimi 20 anni hanno significato 28000 milioni di $  (EM-DAT, 2023) per la regione, danneggiando la popolazione rurale che dipende dallo sviluppo agricolo e dell’allevamento.

La mancanza di acqua fa aumentare la povertà nella campagna, la malnutrizione, ed è una delle cause delle emigrazioni campagna-città.

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