Fermiamo la guerra contro i popoli!
All’indomani delle manifestazioni di carattere fascista, razzista e filo imperialista dell’opposizione svoltesi domenica scorsa in Brasile, l’ex presidente Fernando Cardoso afferma che il governo è “illegittimo” e che la compagna presidentessa Dilma Roussef deve rinunciare al mandato che il popolo sovrano brasiliano nel suo diritto pieno e assoluto le ha concesso.
Taluni indigeni ecuadoriani, rappresentanti delle suggestioni più retrograde e corporative, distanti da quelle che sono le aspirazioni del movimento internazionale “La via campesina”, vero rappresentante – a livello globale – delle rivendicazioni popolari e sociali, di giustizia sociale, della maggioranza dei contadini in tutto il tricontinente, hanno radicalizzato le loro proteste con azioni violente che palesano le infiltrazioni tra loro di gruppi paramilitari.
Come se non bastasse, aumenta sempre di più la guerra a bassa intensità, vale a dire: la guerra mediatica, psicologica, economica e culturale contro i popoli lavoratori e i governi rivoluzionari, bolivariani e martiani, del Venezuela, di El Salvador, del Nicaragua, della Bolivia plurinazionale di Evo Morales e dell’Argentina di Cristina Kirchner.
Recentemente è stata diffusa la notizia da parte della Commissione Internazionale sui Diritti Umani (CIDH) che sta investigando in Messico sulla scomparsa di 43 studenti, figli della “meglio gioventù”, erede di quello spirito rivoluzionario e ribelle che sempre ha caratterizzato il movimento popolare messicano dai tempi di Emiliano Zapata e Pancho Villa, del furto e della distruzione delle principali prove che avrebbero potuto indirizzare gli inquirenti sui veri colpevoli di tale crimine.
La gioventù ribelle di tutto il mondo, i popoli lavoratori, non possono rimanere con le braccia incrociate dinanzi a tali politiche di ingerenza, verso la creazione di un secondo piano Condor in tutto l’emisfero occidentale, da parte della “Roma americana”, come la definiva José Martí, e di quelle oligarchie nazionali latinoamericane, gli epigoni di quella classe dominante santanderista che allora tradì i sogni di emancipazione sociale di Simón Bolívar e Manuelita Saenz.
Pertanto facciamo appello alla rete degli Intellettuali e degli artisti in difesa dell’Umanità e ai movimenti progressisti e democratici. ai popoli di tutto il mondo, a coloro che hanno partecipato alle “Cumbres de los Pueblos”, ai governi rivoluzionari di Cuba socialista, della Repubblica Bolivariana del Venezuela, e più in generale ai popoli e ai governi membri dell’ALBA-TCP alla mobilitazione totale e permanente di tutti i veri democratici del mondo in difesa del processo bolivariano e martiano di una Patria Grande latinoamericana.
Chiediamo pertanto la convocazione urgente di una nuova “Cumbre de los Pueblos” da tenersi a Cuba per poter coordinare e contrastare questo vento reazionario e fascista che soffia in tutta l’America Latina e che fa tornare in mente un’epoca, quella del Condor, che mai più deve tornare in auge.
ANROS Italia – ALBAinformazione per l’amicizia e la solidarietà tra i popoli – Assadakah Napoli