I re di Spagna ci portarono i conquistatori e padroni, le cui impronte sono restate negli appezzamenti circolari di terra assegnati ai cercatori d’oro nelle sabbie dei fiumi, una forma abusiva e vergognosa di sfruttamento, le cui vestigia si possono intravedere dall’aria in molti luoghi del paese.
José Martí. Montecristi, 25 marzo
Tutti i cammini sembravano chiusi. In Cuba era già scoppiata la guerra il 24 febbraio del 1895 e José Martí non si trovava ancora nella manigua per guidarla.
Impantanato con Máximo Gómez a Montecristi, i due si fidarono di un mediatore che aveva promesso una goletta con equipaggio incluso, per portarli nell’Isola amata, ma i marinai rifiutarono di realizzare la traversata.
Tra Obama e The Rolling Stone … la patata
http://yurisnorido.blogspot.it
La verità è che settimane come quella scorsa ce ne sono molto poche. I giornalisti, per esempio, hanno avuto più lavoro in sette giorni che in un mese intero. Abbiamo aperto con Obama e chiuso con i Rolling Stones. E per mettere la ciliegina sulla torta sono arrivate le patate nei mercati. Delle tre notizie, a mia madre, quella che è piaciuta di più è l’ultima. Di Obama diffida: “Illusi quelli che credono negli americani”. Dei Rolling: “A tuo padre sì gli piacevano, credo”. Ma la patata sì l’ha mobilitata. Ha già preparato i sacchetti. Questione di gerarchie informative.
Posada Carriles reinaugura museo Brigata 2506
Un gruppo di Veterani della Brigata 2506, organizzata dall’Intelligence Agency USA (CIA) per invadere Cuba nel 1961, hanno reinaugurato sabato scorso un museo dedicato a questo gruppo mercenario a Hialeah, Miami, secondo El Nuevo Herald.
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Articolo di Fidel: il fratello Obama
Artículo de Fidel: El hermano Obama
Los reyes de España nos trajeron a los conquistadores y dueños, cuyas huellas quedaron en los hatos circulares de tierra asignados a los buscadores de oro en las arenas de los ríos, una forma abusiva y bochornosa de explotación cuyos vestigios se pueden divisar desde el aire en muchos lugares del país.
Brasile: la lotta continua
di Albano Nunes* da www.avante.pt
Traduzione di Marx21.it
Il Brasile vive tempi difficili. La reazione e l’imperialismo non si sono mai rassegnati ai cambiamenti in senso progressista che dal 2003 hanno migliorato le condizioni di vita di molti milioni di brasiliani e non hanno mai desistito dal cercare di rovesciare un processo che, sebbene abbia mantenuto praticamente intoccati il potere economico e l’apparato dello Stato, hanno avvertito come una minaccia mortale ai loro interessi.
Siamo. Sì siamo.
Lilibeth Alfonso https://eskinalilith.wordpress.com
Non voglio rappresentare nessuno. Non mi importa se sono d’accordo, ma io non posso tacere. Siamo nulla ora, titola Juan Orlando Pérez un post su El estornudo che ben meriterebbe una nuova Vindication di Cuba. Questa è la mia risposta privata.
Le invenzioni di Obama durante la sua visita a Cuba
Omar Perez Solomon https://lapupilainsomne.wordpress.com
Diversi passi falsi commise il presidente Barack Obama nella sua visita a Cuba, da cui derivarono giudizi critici sia all’interno che all’esterno di Cuba. Alcuni li espongo di seguito.
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Riflettete, gente, riflettete
A. Riccio https://nostramerica.wordpress.com
E’ vero, il 44° presidente degli Stati Uniti d’America è un abile comunicatore; ha introdotto qualche spunto di novità nella tradizionale politica statunitense; normalizzando i rapporti diplomatici con Cuba ha compiuto il gesto che lo connoterà nella storia dei presidenti nordamericani; ha rappresentato diligentemente il ruolo di “americano fra gli americani”, intendendo una volta tanto tutto il continente America.
La visita di Obama
Jesus Lopez Martinez https://jovencuba.com
Si è conclusa la visita di Barack Obama a Cuba e come previsto, costituisce un altro passo nella lunga strada verso la normalizzazione delle relazioni tra i nostri paesi. La presenza di una delegazione composta, inoltre, da congressisti, imprenditori ed altre personalità ha reso possibile un maggiore scambio e l’applicazione di altre misure nei settori economico e commerciale.
La storia: dimenticare e riniziare
Omar Segura https://enlamismacostura.wordpress.com
Di recente è finita la breve visita del presidente Barack Obama, dopo essere trascorsi 88 anni da un fatto simile, anche se con protagonisti e contesti differenti.
Parlando ai rappresentanti della società civile a Cuba, questo 22 marzo, Obama, tra molte altre questioni, ha detto che non vuole rimanere intrappolato nella storia. Praticamente ratifica lo stesso concetto espresso in occasione del vertice di Panama e rifiutato da diversi presidenti latinoamericani. Ossia, che ci spinga ad assimilare quello che è successo come “dimenticare e riniziare”.
Il Dipartimento di Stato smentisce le parole di Obama
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Nel suo discorso al Gran Teatro de La Habana, diretto alla società civile cubana, il presidente Barack Obama ha detto: “Gli Stati Uniti non hanno né la capacità né l’intenzione di imporre cambi a Cuba, i cambiamenti dipenderanno dal popolo cubano. Noi non imporremo il nostro sistema politico ed economico, perché sappiamo che ogni paese, ogni popolo deve forgiare il suo proprio destino “.
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Gatto per lepre? Note strategiche sulla visita di Obama
S. Perez Benitez https://lapupilainsomne.wordpress.com
La visita del presidente Barack Obama, a Cuba, ha rivelato aspetti strategici nella sua politica verso l’isola, l’America Latina e altre parti del mondo. Tra questi vi sono:
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Adottate le risoluzioni presentate da Cuba
Amore e politica
Pedro Pablo Gómez https://lapupilainsomne.wordpress.com
E’ abbastanza difficile stabilire le differenze nei campi della politica e dell’amore tra le persone, coppie o gruppi sociali. Il dilemma è negli obiettivi e risultati che si ottengono come prodotto del modo in cui pongono, può essere in un linguaggio più fiorito e bello, o con la forza e l’obbligo di accettare i termini per sviluppare un rapporto in qualsiasi dei due campi.