“Le immagini dei mass media audiovisivi sono macchine insistenti fatte affinché prosperino e trionfino, stupidi e superbi, gli stereotipi: figure importanti” -diceva Roland Barthes- dell’ideologia”
Raúl Antonio Capote
Le reti digitali spostano la notizia dei grandi media verso computer e telefoni intelligenti. Hanno il merito di democratizzare l’informazione rompendo la barriera ideologica che evitava le opinioni contrarie alla linea editoriale del media. Tuttavia, polverizzano la notizia
Frei Betto www.granma.cu
Continue reading Dai mezzi di comunicazione del consenso a quelli del conflitto
di Geraldina Colotti
La guerra sporca contro il Venezuela ha come bersaglio anche i lettori e gli elettori europei. Donne e uomini dei settori popolari e della classe media impoverita, strangolati dalla crisi strutturale in cui si dibatte il capitalismo e disorientati da una propaganda interessata a foderargli gli occhi di prosciutto: affinché non vedano che in altre parti del mondo esiste una speranza concreta chiamata socialismo.
Continue reading Venezuela, la guerra sporca dei media europei
Poco più di un anno fa, l’Università di Scienza Informatica (UCI), de L’Avana, ha condotto uno studio delle interazioni in Twitter di 105 organizzazioni politiche d’America Latina e Caraibi e dei 139 dirigenti della regione, vincolati al Forum di San Paolo Con un diagramma di grafici ha mostrato che le relazioni tra loro a malapena esistono o sono molto deboli, là dove esistono.
Continue reading Internet, il suburbio che ignora la sinistra
Continuiamo a leggere su presunti “divieti” di Internet a Cuba.
Curioso, perché il Rapporto Digital Global 2019, dell’agenzia britannica “We Are Social”, dice un’altra cosa.
I danni che produce la disinformazione, e che sono sempre molto severi contro il tessuto sociale intero, dovunque accadano, non si tipificano né penalizzano mai, con i rigori etici giuridici più ovvi. Non ci sono attenuanti. In questa epoca storica l’agenda tematica per qualsiasi società non è un mistero né un enigma indecifrabile. Non c’è territorio del pianeta che non abbia urgenza di sapere cosa succede (davvero) con l’economia, non come trama di negoziati procaci colpevoli della miseria, ma come la realtà cruda e dura di dove vanno a finire le ricchezze prodotte dai lavoratori. E su questo regna l’inanizione informativa.
Augusto Márquez http://misionverdad.com
Quando si pensa che l’opposizione venezuelana non possa raggiungere nuovi picchi di miseria, riesce a mettere una nuova ciliegina su tutto ciò che è stato fatto negli ultimi anni.
La negazione del blocco imposto dagli USA si adatta come un mantra nei suoi portavoce e nei media di comunicazione e propaganda che fanno eco alle false notizie con un solo ed unico obiettivo: la consegna del paese al capitale USA, avido di mantenere il suo posto di privilegio in America Latina e nel mondo a fronte alla “minaccia cinese”.
Continue reading Paura e disgusto del giornalismo antichavista
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Siamo colpiti dalle notizie sulla mancanza di medicine in Venezuela, per colpa -ci dicono- del governo di Maduro (1). Ma sul rapporto del Centro di Ricerca Politica ed Economica, prestigiosa fondazione indipendente USA, che indica le sanzioni come causa della morte di 40 mila persone in Venezuela, la censura è totale (2).
Manuel Cabieses Donoso www.cubadebate.cu
Diciamo le cose come sono: è una vergogna il ruolo miserabile che i media stanno giocando nella guerra psicologica che gli USA conducono contro il Venezuela.
Questa situazione infanga l’onore del giornalismo e gli stessi giornalisti sono usati come strumenti per rovesciare, con qualsiasi mezzo compreso l’intervento armato, un governo legittimo e democratico.
Iroel Sanchez http://espanol.almayadeen.net
Mentre era estratto a forza dall’ambasciata ecuadoriana a Londra, Julian Assange aveva nelle sue mani un libro di Gore Vidal. Non era un libro “scritto” da Vidal, ma una raccolta di interviste in cui l’autore di romanzi come Burr denuncia, con il suo caratteristico sarcasmo, il funzionamento di quello che denominò “gli Stati Uniti di Amnesia”.
Continue reading Wikileaks, Fidel Castro e la democrazia occidentale
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
Continue reading L’arte della guerra: come fabbricare il nemico
L’informazione mainstream e le fake news sul Venezuela. Un binomio che purtroppo si conferma indissolubile come più volte siamo stati costretti a denunciare.
Continue reading Le ultime due incredibili fake news sul Venezuela
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
“Il Parlamento del Venezuela esige dalle forze armate che facciano un passo avanti” (1), “L’opposizione venezuelana ricorre, nuovamente, ad una reazione dell’Esercito” … (2) Ora on sono più tagliati. I media corporativi legittimano apertamente un colpo di stato contro Nicolás Maduro. Come fecero nell’aprile 2002 contro Hugo Chávez. Ricordano quell’editoriale del quotidiano spagnolo “El País” dal titolo “Golpe ad un caudillo” (3)?
Continue reading Venezuela: il branco mediatico ed il cappio golpista
I media corporativi ci ripetono che a Cuba non c’è libertà di stampa. Per fare ciò, accolgono un’ipotesi che è fuori discussione: che questi media rappresentano la vera “stampa libera”.
Noam Chomsky, nel suo libro “I guardiani della libertà”, ha dettagliato i filtri che fanno delle corporazioni mediatiche lo strumento della propaganda e della generazione del consenso al servizio del potere. Non al servizio della libertà di informazione.