L’impunità guidando e la giustizia incarcerata

Iroel Sánchez pubblicato in Cubahora 

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La blogger cubana residente a Miami, Yadira Escobar, ha pubblicato questa recente foto dell’ex agente della CIA Luis Posada Carriles in giro in auto e ascoltando musica per le strade di Miami.

barbadosPer chi non lo conoscesse, Luis Posada Carriles è considerato il maggior terrorista dell’emisfero occidentale. Posada è autore confesso dell’ esplosione di un aereo civile della Cubana che uccise 73 persone, di diversi tentativi di assassinare il leader cubano Fidel Castro – per uno di questi è stato condannato a Panama – e numerosi attentati con bombe che hanno causato la morte di un turista italiano a L’Avana. Continue reading L’impunità guidando e la giustizia incarcerata

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La sfida di Fidel che continua a rimanere senza risposta

  José Manzaneda Coordinatore di Cubainformación

cubainformacion“Li sfido a provarlo. E se lo provano, non c’è bisogno che preparino più piani o transizioni o sciocchezze del genere. Se provano che ho un conto all’estero di 900 milioni, un milione,  500.000 dollari, di 100.000, di 10 milioni, di un dollaro, rinuncio all’incarico e alle funzioni che sto disimpegnando. Guardate. Li sfido”(1).

Così si dirigeva Fidel Castro, nel 2006, ai proprietari della rivista statunitense Forbes, che aveva incluso il leader cubano nella sua lista di miliardari mondiali. E’ stato un vero e proprio abbaglio per la rivista che, al non poter presentare alcuna prova, fece silenzio. Sì, non ha  più incluso il leader cubano nella sua lista annuale (2).

Otto anni più tardi, lo stesso messaggio ritorna con forza in una nuova campagna diffamatoria. Pochi giorni fa, abbiamo letto in decine di giornali titoli come “La vita lussuosa di Fidel Castro a Cuba viene messa a nudo” (3) o “Fidel, una vita da Maharaja” (4), per promuovere il libro “La vita occulta di Fidel Castro”, che raccoglie le accuse di Juan Reinaldo Sanchez, ex membro del team di sicurezza di Fidel e che è stato punito nei primi anni ’90.  Continue reading La sfida di Fidel che continua a rimanere senza risposta

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Sorpresa all’OSA

 Immagi

Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com


E  noto che ottenere un visto per visitare un qualsiasi paese è così complicato e difficile, per un cubano, come l’iscrizione in un missile allo scopo di viaggiare dalla base di Cape Canaveral sulla Luna. Non è uno scherzo, è una triste realtà.

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Discorso pronunciato da Raúl Castro Ruz alla manifestazione di massa in occasione del Vertice del Gruppo dei 77 più Cina

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f0011072Caro compagno Evo:

Cari Presidenti:

Fratelli boliviani:

Ho il privilegio di conoscere il cuore del Sud America, la nazione fondata dal Libertador Simon Bolivar, da cui prende il nome.

Da tempo dobbiamo questa visita alla Bolivia. Noi cubani ammiriamo la storia centenaria della lotta del popolo boliviano, per vivere bene, in armonia con la Madre Terra, la Pachamama.

Conosciamo la giusta ribellione dei boliviani che mai si sottomisero agli invasori né si rassegnarono a che svuotassero le loro montagne per estrarre i minerali, come fecero con la famosa collina di Potosi.

Siamo venuti a unirci a voi in questo Vertice del Gruppo dei 77 più Cina.

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Discorso pronunciato da Raúl Castro Ruz in occasione del Vertice del Gruppo dei 77 più Cina

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15 Giugno 2014


Compagno Evo Morales Ayma, Presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia e Presidente del Gruppo dei 77 più Cina:

Eccellenze

Ringrazio il compagno Evo Morales Ayma, Presidente e rappresentante di spicco dei popoli originari della nostra regione, per la convocazione di questo importante Vertice.

Alla fine della prima Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, nel giugno 1964, un gruppo di paesi in via di sviluppo, consapevoli delle enormi sfide che avrebbero dovuto superare, decise marciare insieme per far fronte ad un sistema economico mondiale che già da allora si manifestava diseguale ed ingiusto. Continue reading Discorso pronunciato da Raúl Castro Ruz in occasione del Vertice del Gruppo dei 77 più Cina

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Continuano i viaggi di Yoani

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Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com


Sono tante le ore di volo che non sono facili da contabilizzare nei viaggi effettuati dalla blogger ufficiale di Washington, in appena un anno e mezzo. Lo stesso vale per i suoi premi. Yoani Sánchez Cordero, mutante da filologa a blogger al servizio degli yankee, ha ricevuto più premi che medaglie assegnate, da parte di Mosca, agli eroi della seconda guerra mondiale all’epoca di Iósiv Vissarionovich Dzhugachvili, meglio conosciuto come Stalin.

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A Cuba uno dei modelli d’istruzione migliore del mondo

50Nel 1959 la Rivoluzione cubana si trovò ad affrontare più di quattro secoli di disuguaglianze e discriminazioni anche nel campo dell’educazione e della cultura. Negli anni 50 si contavano un milione di analfabeti, mezzo milione di semi analfabeti e più di mezzo milione di ragazzi non scolarizzati in una popolazione che non arrivava a sette milioni di abitanti. Tradotto in percentuale: il 23,6 della popolazione non sapeva ne leggere ne scrivere; diecimila maestri erano disoccupati, le aule non erano sufficienti, solo la metà dei ragazzi in età scolare era iscritta alla scuola elementare e solo la decima parte della popolazione giovanile frequentava la secondaria.

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La mancanza di serietà dei premi negli USA e Maria Corina Machado

  Percy Alvarado Gody http://www.cubasi.cu

dinero-americano5-300x233Consegnare premi a quei controrivoluzionari e fascisti, accentandoli come presunti lottatori per la libertà, è diventata, negli USA, una spudorata abitudine.

La ‘multi premiata’ Yoani Sánchez è una prova diretta di tale forma d’agire da parte di coloro che sostengono, finanziano e organizzano la più grossolana guerra  mediatica contro Cuba ed altre nazioni come il Venezuela. Anche altri mercenari hanno ricevuto questi dubbi benefici, spesso supportati con una mazzetta d’ immeritato e sporco denaro. Poiché questa routine ha dato un certo successo ai suoi promotori e beneficiari al fine di ottenere il sovradimensionamento mediatico di figure di meschine e  scarso impatto sociale nei loro paesi di origine, gli Stati Uniti hanno compiuto un nuovo passo in questa direzione a rendere pubblica l’assegnazione di un premio alla fascista e rivoltosa venezuelana Maria Corina Machado. Continue reading La mancanza di serietà dei premi negli USA e Maria Corina Machado

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Cuba-USA: La luce alla fine del tunnel

Néstor García Iturbe http://lapupilainsomne.wordpress.com

cuba_usa_67Quando si può vedere una luce alla fine del tunnel, c’è sempre la speranza che, ad un certo punto, si uscirà da quell’oscuro orefizio e tutto il nostro intorno sarà illuminato. Prima la luce si proietta come un piccolo punto luminoso, e nella misura in cui avanziamo nella sua direzione vediamo come, lo stesso, vada crescendo, ciò deve dar l’animo sufficiente per avanzare oltre.

Se ciò che abbiamo detto lo applichiamo alla situazione tra Cuba e gli Stati Uniti dobbiamo riconoscere che una piccola luce sta brillando alla fine del tunnel. Ora la volontà politica e la comprensione tra i due paesi possono far sì che la luce, almeno, cresca un pò di più. Continue reading Cuba-USA: La luce alla fine del tunnel

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Cubainformacion: in Venezuela pacifici studenti o terroristi?

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Il tentativo demagogico di denigrare, con argomenti discutibili, il Mondiale di calcio brasiliano

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http://www.giannimina-latinoamerica.it

Questa interessantissima analisi del professor Gennaro Carotenuto sull’accortezza di organizzare un Mondiale di calcio in Brasile è emblematica del pregiudizio del mondo occidentale verso l’America Latina, piena di contraddizioni, ma anche capace di riscattare se stessa in un mondo dove, invece, i lavoratori in occidente stanno perdendo, uno per volta, tutti i diritti guadagnati con le lotte sindacali e sociali, un vero trionfo dell’ipocrisia che il professor Carotenuto denuncia e condanna con indiscutibile chiarezza.
L’unica critica che mi viene da fare è al titolo, che può confondere la chiarezza di interpretazione del lettore.
[Gianni Minà] Continue reading Il tentativo demagogico di denigrare, con argomenti discutibili, il Mondiale di calcio brasiliano

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Cubainformacion: due Lopez…due misure

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I complici del silenzio

Pedro Pablo Gómez  http://lapupilainsomne.wordpress.com


cubacensuraUno dei principi proclamati nelle società capitaliste è quello del rispetto della libertà di espressione, ipoteticamente la sua stampa riflette ciò che accade nel mondo senza togliere nulla di quello che deve essere riferito per la conoscenza del pubblico in generale. Naturalmente, questo sarà sempre rispettato se i padroni di questi media non pensano che i loro interessi potrebbero essere danneggiati o si metta in dubbio la “bontà” del loro sistema  politico ed economico, ed i governi che li rappresenta. Continue reading I complici del silenzio

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Perché fuggono i ballerini cubani?

20071228161720-trafico-cubaUna mezza dozzina di componenti del Balletto Nazionale non sono rientrati al loro paese dopo una visita a Portorico, secondo la stampa di Miami. Tuttavia nessuno spiega perché fugge una persona che potrebbe liberamente uscire dall’isola

F. Ravsberg  http://www.publico.es

Una mezza dozzina di ballerini del Balletto Nazionale di Cuba “sono fuggiti” approfittando di un tour a Portorico, ha informato la stampa di Miami ed altri media hanno fatto eco. Ma nessuno spiega perché fugge una persona che potrebbe uscire liberamente dal proprio paese. Dal gennaio 2013 la riforma migratoria ha aperto le porte dell’isola ai cubani che, da quel momento, hanno potuto viaggiare all’estero col solo mostrare il passaporto, il biglietto e un visto, come gli altri cittadini del resto del mondo. Continue reading Perché fuggono i ballerini cubani?

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Cubainformacion: media e blocco

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