Tag Archives: media

Breve ed incompleta cronologia di un fallimento

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

I PARTE (2008-2015)

Sono passati dieci anni da quando Fidel ha annunciato che non avrebbe accettato di essere rieletto a capo del governo cubano. Quanti soldi saranno stati investiti, dagli USA e dall’Europa, per cercare di approfittare di questo scenario? Quanti eventi sono stati realizzati, quante pubblicazioni sono sorte con questo obiettivo? Qui si tenta una cronologia -frettolosamente e sicuramente incompleta- che copre alcuni fatti ad essa collegati a partire dalle informazioni pubbliche disponibili sul world wide web.

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Cuba nei media: consenso informativo ed interessi di classe

José Manzaneda http://www.cubasocialista.cu

Coordinatore di Cubainformacion TV. Responsabile dei media dell’Associazione di Amicizia Euskadi-Cuba

Il consenso informativo su Cuba

L’industria dell’informazione e della comunicazione è il motore ideologico per la fabbricazione dell’imprescindibile consenso nella legittimazione del sistema capitalista globale (1). Le principali reti televisive, le produzioni di cinema commerciale, le stazioni radio, i giornali di grande tiratura e le altre grandi imprese del settore delle comunicazioni di massa realizzano una gestione privata di un servizio pubblico trascendentale per la sua influenza politica e sociale: la selezione delle agende informative rilevanti per la cittadinanza, delle opinioni di esperti che quella deve considerare per forgiare le sue opinioni, delle tendenze, valori, stili di vita e modelli di consumo da imitare e, naturalmente, dei modelli di condotta politica che è necessario escludere o condannare.

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Così rompiamo il cappio mediatico

e combattiamo il nuovo Piano Condor

di Geraldina Colotti

Dall’Europa all’America Latina, un’agenda comune contro la guerra mediatica e la censura. Questo il proposito del “Foro itinerante por la comunición y el dialogo intercultural entre UE y América Latina” che ha preso avvio presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, è proseguito poi verso Londra, Stoccolma, Berlino ed è arrivato nella città di Cremona, prima di far tappa a Milano e concludere il giro a Parigi.

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Cubainformacion: ‘libertà’ di stampa alla brasiliana


Brasile e Cuba: media, capitale privato ​​e libertà di stampa

L’associazione dei giornalisti a Cuba lavora per migliorare i suoi media pubblici. E anche per rendere più autonoma ed incisiva la sua informazione, superando la segretezza, il trionfalismo e altri riconosciuti mali della stampa cubana.

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Di nuovo la fallita ricerca del Gorbaciov cubano

Iroel Sánchez  https://lapupilainsomne.wordpress.com

All’inizio del mandato del Generale dell’Esercito Raúl Castro come Presidente del Consiglio di Stato, ed alla vigilia della sua elezione a Primo Segretario del Partito Comunista, la stampa capitalista cercava di dipingere Raul come una sorta di Gorbaciov cubano che avrebbe aperto la strada alla fine del socialismo sull’isola. Allora io dicevo in un post intitolato “Alla ricerca del Gorbachov cubano”: “Solo lanciano i loro ami alla ricerca del Gorbaciov cubano. Suppongono nella direzione rivoluzionaria un’ingenuità incompatibile con più di cinquanta anni di vittorioso scontro con il paese più potente del pianeta.”

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Cubainformacion: doppio standard mediatico

Supermercati assaltati: a Caracas o Bogotà? Arte censurata: a L’Avana o Madrid?

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Pochi giorni fa, centinaia di persone saccheggiavano supermercati a Bogotà e in tre dipartimenti della Colombia (1). Il governo ha imposto il coprifuoco (2). La notizia non l’abbiamo letta nella grande stampa spagnola. La stessa che, appena un mese fa, titolava che “i militari controllano i supermercati dopo i saccheggi in Venezuela” e lanciava una “allerta internazionale” a causa della “grave crisi economica e sociale” di quel paese (3).

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Giovani cubani reclamano restituzione di Guantánamo

Dalle reti sociali, venerdì 23 i giovani cubani hanno reclamato la restituzione all’Isola del territorio occupato  dagli Stati Uniti nella provincia di Guantánamo, dove Washington mantiene una base navale e una prigione denunciata internazionalmente come centro di torture,  ha informato Prensa Latina.

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Comunicazioni in Rivoluzione compiono 60 anni

Omar Pérez Salomón https://lapupilainsomne.wordpress.com

Questo 24 febbraio si celebra nel nostro paese il giorno del comunicatore, in coincidenza con il 60° anniversario di Radio Rebelde.

Da quando iniziarono i preparativi per la spedizione che viaggiò nel Granma, dal Messico, Fidel Castro diede grande importanza alle radiocomunicazioni. Tanto che impartì istruzioni per acquisire una stazione radio e altre apparecchiature radio che sarebbero andate, a Cuba, insieme ai membri della spedizione. Già nello sbarco alle Colorades, il 2 dicembre 1956, Raul Castro ed altri combattenti fecero un enorme sforzo per trasferire con loro le apparecchiature; ma gli fu impossibile a causa della complessità del terreno e della situazione creata dopo lo sbarco.

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Agenzie di “notizie”?

Fernando Buen Abad http://www.cubadebate.cu

Tutte le aberrazioni immaginabili per distorcere la realtà e linciare mediaticamente le lotte sociali, hanno una generosa fonte nelle “Agenzie Internazionali di Notizie”. Si chiamino come si chiamino. Sebbene abbiano facciate mercantili differenti, il loro dispositivo ideologico (falsa coscienza) è esattamente lo stesso. Operano con premeditazione, slealtà, vantaggio e pubblica impunità transnazionale. Con la dittatura del business informativo e la concentrazione dell’informazione, le società si sono convertite in un oligopolio con il 90% del mercato dominato principalmente da 6 aziende: Bertelsmann, Disney, General Electric, News Corporation, Time Warner e Viacom.

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Lula, la speranza del Brasile

Lunedì 28 è nata una nuova sezione del quotidiano Granma dedicata a riflettere il pensiero progressista e rivoluzionario a livello globale.

Sorge con la convinzione che in un mondo minacciato dal militarismo, la xenofobia e la profonda disuguaglianza promossa dal sistema capitalista, le soluzioni si possono trovare solo “dalla sinistra”.

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Washington crea una nuova Task Force in Internet

 x la sovversione a Cuba

http://www.granma.cu

 

Il governo USA ha annunciato, questo martedì, la creazione di una nuova Task Force in Internet dedicata a sovvertire l’ordine interno a Cuba.

“Il Dipartimento di Stato convoca una Task Force in Internet per Cuba composta da funzionari governativi e non governativi con l’obiettivo di promuovere il libero flusso di informazioni a Cuba”, riferisce un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale.

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Una si domanda

Sara Rosenberg https://lapupilainsomne.wordpress.com

Una si domanda, chiedere è il massimo diritto che una persona ha. Una si chiede. Gli amici non vogliono sentire risposte, perché in generale una non è capace di dare e risolvere tutti i temi e adattarli o almeno contrastare ciò che la cosiddetta “informazione” ha lasciato come crosta -già indurita- sulla superficie della nostra pelle.

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Violenza in Venezuela attraverso le reti sociali

da Mision Verdad

Diceva Edward Bernays, teorico della Commissione dell’Informazione Pubblica negli USA e fondatore della propaganda USA, che l’ingegneria del consenso è un approccio diretto a “fare in modo che la gente sostenga determinate idee e propagande, a partire dall’applicazione di principi scientifici e studi dell’opinione pubblica”.

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Cercando colpevoli

V. Angel Fernández –  https://lapupilainsomne.wordpress.com

In questi tempi di eventi a Cuba in materia di comunicazione e di tutte le condizioni interdisciplinari che convergono in essa, vale la pena riprendere alcuni titoli che abbondano nei cosiddetti media seri, anche se forse, quello di “media” si riferisce in questi casi, solo al sinonimo di metà e non alla condizione l’info-mediatica propriamente detta, ossia, sono seri al 50%. Che, ancora mi sembra troppo.

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Cubainformacion: ‘pluralità’ informativa

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