Nell’anima triste del Brasile c’è una profonda ferita.
Frei Betto
Non provo il minimo sentimento di nostalgia per l’anno appena terminato.
Un anno di discorsi governativi accusatori e minacciosi, di menzogne ufficiali, di rinuncia alla sovranità nazionale. Senza dubbio mi restano molte domande. Come spiegare l’inerzia di un popolo che è vilipeso tutti i giorni nei suoi diritti?