La scomparsa degli introiti per il turismo in due anni di pandemia e le 200 precedenti sanzioni imposte dal governo USA sono la causa diretta della durissima situazione economica che vive oggi il popolo cubano (1).
Di recente è diventato virale un video del caro senatore Marco Rubio, molto preoccupato che paesi come Russia, Cina e Brasile stiano stringendo accordi per negoziare e commercializzare prodotti e servizi con le proprie valute, non con l’onnipresente e onnipotente dollaro. Rubio, con sorprendente candore, ha ammesso che per l’impero ciò rappresentava un tremendo rischio: come avrebbero poi sanzionato i paesi se il dollaro non fosse più indispensabile?
Come lo scolaro a cui tolgono dalla bocca il lecca-lecca così sta, in questi giorni, il senatore USA Marco Rubio. Il politico dell’estrema destra repubblicana e paladino delle sanzioni contro Cuba è molto preoccupato perché in questo momento l’impero non avrà modo di sanzionare nessuno.
La Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli USA ha appena compiuto un altro passo sulla strada dell’odio, votando 25 a 20 a favore dell’invio all’intera Camera dei Rappresentanti del progetto di legge FORCE, che impedisce a qualsiasi Segretario di Stato o Presidente di rimuovere Cuba dalla lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo.
Sono passati 64 anni dal trionfo della Rivoluzione cubana, che gli USA non hanno potuto impedire, e l’odio che provano non finisce, si moltiplica sempre più, con la spiccata volontà di rovesciare il processo socialista, cosa che non hanno potuto ottenere.
Il 26 febbraio 1982, l’allora presidente Ronald Reagan diede istruzioni al suo Segretario di Stato che includesse Cuba nella cosiddetta lista di paesi che sponsorizzavano il terrorismo, in corrispondenza con quanto stipulato in una legislazione approvata tre anni prima, chiamata Law Export Administration (Sezione 6).
La decisione di un settore dell’opposizione venezuelana di indire le primarie per definire il candidato che si presenterà alle prossime presidenziali, in rappresentanza dei partiti raggruppati nella Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), ha comportato il ritorno sulla scena di vecchi attori con aspirazioni frustrate alla massima carica della repubblica negli anni anteriori.
Come ogni anno, si è appena svolto, nel Campidoglio USA, l’atto che si denomina come discorso presidenziale sullo Stato dell’Unione, esercizio che si realizza, pubblicamente e ininterrottamente, dal 1913 e il cui obiettivo è quello di fornire una sorta di bilancio sulla situazione del Paese e lo sviluppo dell’agenda del presidente che è al potere in quel momento. George Washington iniziò la pratica nel 1790, ma Thomas Jefferson la interruppe (la sessione pubblica) nel 1801.
Boicottare il turismo (1), distruggere gli accordi medici che portano ingressi al sistema sanitario pubblico dell’isola (2), scoraggiare gli investimenti stranieri: questi gli obiettivi della guerra economica, degli USA, contro Cuba.
Sebbene dal 1959 Cuba soffra gli attacchi della stampa yankee e dei paesi che fungono da piattaforma per la sua guerra psicologica contro il popolo cubano, con l’avvento di Internet quella guerra mediatica ha assunto nuovi approcci e concetti per influenzare le menti delle persone , in particolare i giovani.
Quale media informa meglio sull’emigrazione cubana?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
L’emigrazione cubana negli USA è un tema complesso e altamente politicizzato. Per questo, quale media ci informerà in modo più approfondito ed equilibrato, e con un maggior numero di dati che ci consentano di trarre le nostre conclusioni? Un giornale europeo come El País o una rivista cubana come Alma Mater? Sembra ovvio: il media cubano darà una visione parziale, schematica, legata al governo, mentre lo spagnolo fornirà la necessaria distanza editoriale. Vero?
La televisione cubana ha trasmesso questo sabato sera il film Victor Frankenstein, una delle tante versioni cinematografiche e televisive del romanzo della scrittrice britannica Mary Shelley. La storia dell’uomo che, riunendo parti di cadaveri, crea un nuovo essere che finisce per essere una mostruosità ribelle al suo creatore che non smette di motivare produttori cinematografici e televisivi, e la sua “morale”, forse senza essere qualcosa di voluto dalla sua autrice letteraria, non smette di diventare realtà nella politica contemporanea.
“Sono un uomo pieno di paura, non posso dormire senza l’aiuto chimico, sono solo e ho perso la fiducia in tutti coloro che camminano sulla terra. Sono sempre diffidente sul fatto che possano vendermi o che si avvicinino a me e mi facciano del male”. Così lo scrittore Roberto Saviano ha raccontato com’è stata la sua vita dopo aver sfidato la mafia napoletana con il suo libro ‘Gomorra’. Né il successo commerciale, né vivere sotto scorta, né i premi ricevuti gli hanno permesso sfuggire alla paura. “Il denaro serve per gli avvocati, perché sono in querele con Salvini e Meloni”, dice lo scrittore italiano, che denuncia l’uso della stampa locale per creare un clima difficile contro di lui.
Membri dell’organizzazione USA Ponti d’Amore, guidata da Carlos Lazo, hanno sporto una denuncia presso il Comitato d’Etica del Senato USA, contro il senatore repubblicano per la Florida, Marco Rubio, per violazioni etiche e legali, si legge, in Prensa Latina.
Per quanto possa sembrare inverosimile, negli USA ci sono senatori che non hanno memoria ed è il caso di Bob Menendez, presidente della Commissione Esteri del Senato e di Marco Rubio, che, nel loro trauma malato, questa settimana hanno presentato un disegno di legge, con il sostegno bipartisan, per chiedere “l’immediata estradizione o il ritorno di tutti i fuggitivi dalla giustizia che attualmente ricevono un rifugio sicuro a Cuba, per evitare di essere perseguiti o incarcerati per crimini commessi sul territorio USA”.