Venezuela: la frode dei media golpisti
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Quanto accaduto nelle elezioni presidenziali in Venezuela è la cronaca di un nuovo colpo di Stato mediatico annunciato (1). Come quello del 2002 (2).
Il chavismo spiegava, da settimane, con precisione matematica, cosa sarebbe accaduto (3) (4): uno, la diffusione nei grandi media di sondaggi commissionati che davano la vittoria all’opposizione, ignorando quelli di segno contrario; due, il bombardamento trionfalista nelle reti sociali di queste proiezioni, per fanatizzare le proprie basi; tre, la diffusione, durante la domenica elettorale, di sondaggi all’uscita dei seggi, anch’essi commissionati dall’opposizione, ma presentati nei media come “indipendenti e autonomi”; quattro, dopo i risultati, la narrazione della frode; cinque, atti di violenza nelle strade (5), la guerra implacabile di false notizie nelle reti sociali (6) (7) e la pressione di alcuni governi e forze internazionali (8) (9).