Le collaborazioni tra Cuba e l’Unione Europea per i prossimi anni sono state stabilite nel Programma Indicativo Multiannuale per il periodo 2021-2027, firmate il 15 e 16 febbraio nell’Università Centrale «Marta Abreu» do Las Villas
L’Unione Europea (UE) ha ribadito oggi il suo rifiuto della componente extraterritoriale del blocco USA imposto a Cuba rappresentato dalla Legge Helms-Burton e ha sottolineato che lo considera contrario al diritto internazionale.
L’Unione Europea dopo aver accettato di partecipare alle prossime elezioni venezuelane dove parteciperanno tutti i settori dell’opposizione, compresi quelli più estremi che avevano optato per la strada golpista indicata da Washington, torna a colpire il Venezuela.
Josep Borrell torna ad essere protagonista nei principali media venezuelani ed europei dopo aver dichiarato che il settore antichavista, rappresentato da Leopoldo López e Juan Guaidó, pretende “minare” il piano dell’Unione Europea (UE) d’inviare una missione di osservazione elettorale (MOE) alle elezioni di novembre in Venezuela.
Un’ipocrisia senza limiti quella dell’Unione europea. A una settimana dal nuovo voto di condanna contro Cuba da parte dell’Europarlamento per la «repressione del governo nei confronti delle proteste» di luglio, la Ue non ha esitato a stringere un accordo con la Colombia di Iván Duque, chiudendo gli occhi con la massima disinvoltura sulla violentissima repressione della rivolta sociale dei mesi scorsi come pure sul «genocidio politico» tuttora in corso nel paese.
Il Parlamento europeo ha approvato una condanna di Cuba per “la violenza e repressione estrema contro manifestanti” pacifici nelle proteste avvenute a luglio (1).
“Brutale repressione” sull’isola, ci dice la stampa europea (2). Ma se guardiamo in dettaglio le decine di video pubblicati su quegli incidenti (3) (4) (5), e disconnettiamo il suono dalla narrazione, cosa vediamo realmente? Una polizia cubana poco addestrata che dà una tiepida risposta davanti alle aggressioni (6), e le cui espressioni più violente sono quasi infantili accanto alle azioni di molte polizie di tutto il mondo. Per cominciare, quelle della stessa Europa (7).
La posizione degli elementi più reazionari del Parlamento europeo, che hanno votato questo giovedì a favore di una risoluzione di condanna di Cuba, basata sulla scusa della violazione dei diritti umani, della repressione e dei divieti di utilizzo di Internet, che costituisce una palese interferenza negli affari interni del nostro paese, deve essere considerata una vergogna.
Il 16 settembre scorso il Parlamento Europeo ha approvato la risoluzione intitolata “Repressione del governo nei confronti delle proteste e dei cittadini a Cuba” proposta da 34 deputati dell’estrema destra, destra e liberali, tra cui figurano anche gli italiani Carlo Fidanza e Raffaele Fitto, con 426 favorevoli, 146 contrari e 115 astenuti.
Il 16 settembre si è conclusa la sessione plenaria al Parlamento europeo e, tra le varie cose, si è proposta una nuova ‘Risoluzione’ sui diritti umani contro Cuba presentata sempre dai soliti parlamentari, facenti parte dei gruppi della destra europea. Anche in questo caso le falsità presentate da alcuni eurodeputati si sprecano. Ho scritto che “si è proposta una nuova Risoluzione” perché – sembrerà incredibile ma è vero – ce ne è stata un’altra appena tre mesi fa, nel mese di giugno, sulla quale avevo espresso i miei pensieri su un articolo pubblicato nel Blog de «il Fatto Quotidiano»[1].
Gli USA, frustrati per non aver ottenuto risultati, lo scorso 11 luglio, nei loro piani per fomentare un movimento popolare anti-rivoluzione a Cuba, mentre avevano preparato una forte macchina propagandistica attraverso le reti sociali con l’aspirazione di ripetere la loro esperienza in Ucraina.
Di fronte a questa sconfitta, si sono assunti il compito di incrementare la loro logora crociata della “mancanza di libertà” e delle “violazioni dei diritti umani” nell’isola, con l’impiego dei loro lacchè nel Parlamento Europeo.
Il Parlamento Europeo, su richiesta di 34 deputati della estrema destra, della destra e dei liberali, tra cui anche 2 italiani (Carlo Fidanza e Raffaele Fitto) ha discusso, votato ed approvato una dichiarazione di condanna a Cuba giovedì scorso.
L’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari Esteri, Josep Borrell, ha fatto una dura accusa alle politiche degli Stati Uniti, condannando il blocco contro Cuba e la loro decisione di vietare ai cubani residenti negli Usa l’invio di dollari ai propri famigliari. Ma Biden, su questo, ha fatto finta di nulla.
L’Assemblea Generale dell’ONU ha votato per la 29esima volta il progetto di risoluzione presentato da Cuba sulla necessità di porre fine al decennale blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti le impongono, 184 nazioni hanno votato a favore, 2 hanno votato contro e 3 si sono astenute. L’Unione Europea ha votato a favore ma ha tenuto una posizione ambigua che pone alcuni interrogativi.
Prensa Latina ha informato che in un rapporto consegnato al segretario generale ONU, António Guterres, l’Unione Europea (UE) ha dichiarato che il blocco economico, commerciale finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba danneggia i suoi interessi, e in conseguenza, ha espresso la sua condanna al carattere extra territoriale di questa politica.
In una giornata nella quale gli argomenti indiscutibili a favore dell’Isola sono stati più consistenti delle calunnie e le diffamazioni di un gruppetto di euro deputati che rispondono a Washington, la Unione Europea (UE) ha difeso l’ Accordo Politico e di Cooperazione (ADPC) con Cuba ed ha disapprovato il blocco USA.