Dopo mesi di indagini, sia USA che cubane, non c’è una sola prova per giustificare l’accusa che “attacchi acustici” contro diplomatici USA abbiano avuto luogo a Cuba.
USA: attacchi sonici o vittime del loro stesso spionaggio a Cuba?
Ritorniamo ai fastidiosi “attacchi acustici” che -secondo la Casa Bianca- avrebbero sofferto i funzionari della sua Ambasciata all’Avana.
Il quotidiano Daily Beast, prima, e poi decine di media internazionali ci parlano di una nuova “ipotesi” per spiegare i problemi di salute di queste persone.
Il taglio del 60 % del personale diplomatico dell’Ambasciata statunitense in Cuba e le limitazioni di viaggio per i familiari dei funzionari diventano permanenti da oggi 5 marzo, in accordo con un comunicato diffuso venerdì 2 marzo dal Dipartimento di Stato.
La decisione del Dipartimento di Stato di ufficializzare la riduzione del suo personale diplomatico a L’Avana, e limitare l’arrivo dei suoi famigliari, è l’ultimo capitolo di una saga di misure unilaterali che colpiscono milioni di cubani su entrambi i lati dello Stretto Florida e mettono a rischio la collaborazione stabilita su temi di interesse comune.
«Il Dipartimento nordamericano di Stato continua le conversazioni, i dibattiti e le deliberazioni sulla situazione della sua ambasciata in Cuba», ha affermato la portavoce Heather Nauert.
Cuba reiterò oggi qui che non ci sono prove dei presunti attacchi acustici contro i diplomatici statunitensi nell’isola, durante un incontro di congressisti nordamericani con funzionari della Cancelleria del paese caraibico.
Il reality show montato dal senatore Marco Rubio, il 08/01/18, durante l’audizione del Comitato d’Intelligence del Senato USA, ha dimostrato, ancora una volta, che il governo USA si lascia trascinare dal risentimento e frustrazione personale, di alcuni senatori di genitori cubani che non accettano che la Rivoluzione cubana rimanga incolume nonostante i tanti piani ed operazioni segrete per distruggerla.
Anche se Cuba è una delle destinazioni più sicure del mondo e presenta tutti gli standard internazionali, gli Stati Uniti hanno raccomandato ai loro cittadini di riconsiderare i possibili viaggi nell’Isola più grande delle Antille.
Se da un megafono si gridasse alla massima potenza una verità su Cuba, il senatore per la Florida, Marco Rubio, non la sentirebbe. Rubio da decenni soffre di un sordità selettiva sul suo paese d’origine. Sente solo quello che gli conviene.
Non ci stupiamo quando, un giorno, il senatore di origine cubana Marco Rubio compaia nel Congresso USA con i suoi capelli tinti di biondo per ingraziarsi o rubare il protagonismo, o per meglio dire, lo show al presidente Donald Trump.
All’interno dei circoli delinquenziali e dei bassifondi si realizzano affari o accordi, di solito implica che colui che fa un favore deve, come pagamento, riceverne un altro da chi lo riceve. Questo è appena avvenuto nel processo che si sviluppa all’interno della politica dell’attuale governo USA che presiede l’auto-nominato “genio”, Donald Trump, per rarefare il clima di comprensione tra i governi di quel paese e Cuba.
« Nella mattina di oggi 9 gennaio è stata realizzata un’udienza del vice comitato dell’Emisfero Occidentale del Comitato delle Relazioni Estere del Senato, organizzata dal senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio e presieduta con il senatore democratico di Nuova Jersey, Robert Menendez, tutti e due con un vasto record di lavoro contro le migliori relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti e promotori di ogni tipo di proposte legislative e politiche che danneggiano gli interessi dei popoli statunitensi e beneficiano solo una minoranza sempre più isolata che storicamente la lucrato con le aggressioni contro Cuba.
Washington – Il FBI non ha incontrato alcuna prova dei presunti “attacchi sonici” contro il personale diplomatico statunitense in Cuba, dopo tre mesi d’investigazioni e quattro viaggi a L’Avana, ha rivelato lunedì 8 gennaio la Associated Press (AP).
La questione ha tenuto banco per diverso tempo e i media nostrani hanno, come sempre, rimasticato le nebulose notizie provenienti da Washington rilanciandole acriticamente. In seguito ad alcuni eventi capitati a funzionari dell’ambasciata statunitense a L’Avana e alcuni loro familiari, si è accusato il governo cubano di aver deliberatamente lanciato fantomatici ‘attacchi sonici’.
Il più recente annuncio da parte del Servizio di Cittadinanza ed Immigrazione USA (USCIS), pubblicato il 22.12.17, che “sospenderà temporaneamente, ma immediatamente, le operazioni nel suo ufficio a L’Avana, Cuba, di fronte alla riduzione del personale della sua ambasciata” era da aspettarselo, poiché da quando il governo di Donald Trump ha iniziato l’operazione mediatica dei falsi attacchi acustici e le inventate malattie sofferte dai suoi diplomatici, si presagiva che lo scopo finale punta alla chiusura totale della sua ambasciata.