Tag Archives: Che Guevara

Il Che, nella realizzazione dell’utopia

José LLamos Camejo

Caracas, Venezuela – Se la raffica a bruciapelo pretese di lasciarlo senza vita a La Higuera, per resuscitarlo servì solo un secondo : quello che seguì all’assassinio esecrabile.

Se fosse stato morto davvero –possibilità improbabile –  il Che rimase così solo per una micro frazione  di tempo.  L’ondata dei giorni c’impregna di questa verità che ribolle come un oceano in questo mondo dispari.

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Vulcano contro vulcano

È stato in altre alture, più umide e calorose, dove l’argentino si è trasformato in un mito; è stata la Sierra Maestra dov’è nata la leggenda del Guerrigliero Eroico. Quel giovane non era ancora il Che, ma già s’indovinava la forza del vulcano che portava dentro.

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Che Guevara, rivoluzionario per sempre

Telesur  – www.lantidiplomatico.it

Oggi, 14 giugno, ricorre il 93° anniversario della nascita di Ernesto Che Guevara, simbolo della lotta per l’emancipazione, rispettato e amato in tutto il mondo.

L’esempio e gli insegnamenti del Che resistono, cosa che l’imperialismo non aveva previsto quando ne ha ordinato la morte. Se prima lo temevano, ora lo temono di più.

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Il Che, l’antidogma

Questo articolo è stato pubblicato su Juventud Rebelde nell’ottobre 2017, in occasione del 50° anniversario della caduta in combattimento del Comandante Ernesto Che Guevara. E siccome mantiene la sua validità, con alcune letture per il presente, lo riproduciamo con minime modifiche, come omaggio a uno dei grandi rivoluzionari di tutti i tempi, nella sua sfaccettatura di costruttore del socialismo e allo stesso tempo acuto analista di un’impresa così complessa.

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Il Che ed il Partito

Julio César Sánchez Guerra Traduzione : G. Federico Jauch

Tra le ultime lettere del Che, ce ne sono alcune che spiccano per il loro valore testimoniale e per la profondità del suo pensiero su vari temi della Rivoluzione, il socialismo, l’uomo nuovo, il Partito. La lettera d’addio letta da Fidel nell’ottobre 1965, il giorno della formazione del Comitato Centrale del Partito, è nota a tutti. Importanti commenti sono stati fatti anche su “El socialismo y el hombre en Cuba”, corrispondenza indirizzata a Carlos Quijano, direttore del settimanale uruguaiano Marcha

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Cosa dev’essere un giovane comunista

L’Unione dei Giovani  Comunisti si deve definire con una sola parola: avanguardia • Voi compagni dovete essere l’avanguardia di tutti i movimenti • I primi ad essere disposti ai sacrifici che domanda la Rivoluzione, qualsiasi sia l’indole di questi sacrifici • I primi nel lavoro, i primi nello studio, i primi nella difesa del paese

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Cuba e la nascita di tre grandi simboli della Rivoluzione

In due giorni nacquero tre simboli rilevanti del processo rivoluzionario: l’esplosione del piroscafo francese La Coubre, la proclamazione di Fidel della frase “Patria o Morte” e l’impressionante immagine scattata dal fotografo Korda di Che Guevara …

Luis Fidel Acosta Machado  www.cubahora.cu

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Il Che come cittadino cubano e planetario

Sorpreso nelle più profonde fibre della sua profonda modestia, il comandante Ernesto Che Guevara, davanti al primo Consiglio dei Ministri del Governo Rivoluzionario, riunito al completo, ascoltò le ragioni della sua presenza nel Palazzo Presidenziale: la decisione legale di essere stato dichiarato cittadino cubano per nascita, in base alla Legge Fondamentale della Repubblica in vigore in quel momento (1940).

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Cubainformacion: Bolivia, la seconda riparazione al Che

Hanno realizzato un colpo di stato a Evo Morales, preceduto da un’enorme campagna diffamatoria sui media e reti sociali della Bolivia.

Quasi un anno dopo, il regime de facto omaggiava i militari che, 53 anni prima, avevano assassinato Che Guevara in quel paese, uno dei grandi riferimenti politici ed etici dello stesso Evo Morales.

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L’audacia aveva due nomi: Camilo ed il Che

Nel caratterizzare due dei suoi migliori capi, Ernesto Che Guevara e Camilo Cienfuegos, entrambi membri della spedizione Granma, Fidel Castro ha spiegato: “Camilo, meno intellettuale del Che, ma anche molto coraggioso, un capo eminente, molto audace, molto umano. I due si rispettavano e si amavano molto. Camilo si era fatto notare, era nella truppa del Che, faceva incursioni in pianura, cominciava a creare una leggenda in situazioni di combattimento molto difficili”.

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Il ‘Che’ come guardia del corpo

A costo dei suoi giorni, continua a proteggere voi e me, uomini isolati e interi villaggi, compresi alcuni che hanno creduto alla menzogna che uccidendolo lo stavano uccidendo.

Si scrive perché, a volte, le dita fanno pugni che colpiscono, con i tasti, la menzogna; perché ha imparato con le prime luci della vita che non può lasciarsi macchiare dai simboli, né si lascia macchiare dai simboli; o semplicemente perché porta installata, tra mente e cuore, una certa molla automatica contro l’impudenza e l’ingiustizia. Questo è l’unico motivo per cui sollevo questi paragrafi nella piana di ottobre; in fondo, Che Guevara non ha bisogno di essere difeso.

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La lettera di un guerrigliero

È il 3 ottobre del 1965 e si costituisce il Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba. La guida di Fidel ha reso possibile l’unità delle diverse forze politiche che hanno affrontato il regime di Batista.

Nella presentazione c’è un assente che riunisce tutti i meriti. E allora Fidel legge la lettera di commiato del Che.

È una delle lettere più commoventi della storia di Cuba.

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Piccolo soldato boliviano con un fucile nordamericano

Rosa Miriam Elizalde  www.cubadebate.cu

L’impresentabile “presidentessa” della Bolivia ha celebrato la morte di Ernesto Che Guevara rendendo omaggio l’8 ottobre a coloro che, il 9 ottobre 1967, lo assassinarono per decisione della Centrale di Intelligence USA.

L’intervento della CIA in Bolivia è un fatto ed il monitoraggio interessato che Lyndon Johnson fece ai guerriglieri anche. Il presidente USA riceveva, regolarmente, informazioni sulle tracce del Che da quando, nel 1965, smise di essere visto pubblicamente a Cuba. Uno dei 29 documenti declassificati, datati 22 aprile 1967, pubblicato la scorsa settimana dal National Security Archive della George Washington University, registra che il dittatore boliviano René Barrientos informò il generale USA, William Tope, sulla situazione della guerriglia. nel paese.

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La presenza!

di Yeilén Delgado Calvo

Guevara abbaglia perché fa rabbrividire e, soprattutto, sfida con la sua capacità di demolire i sensi comuni accomodanti. Non ha chiesto di fare nulla che non fosse in grado di fare e lo ha fatto. Sconfigge così il tempo e allerta gli ignari, rinascendo fino alla vittoria, sempre.

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Patria e amore

“Non c’è mai un fine. Ci sono solo sempre degli inizi. Come diceva il Che: ci sono persone che hanno ‘il loro al di là’ nel popolo e che nascono, che nascono sempre …”

L’8 ottobre 1997 è iniziato il V Congresso del Partito Comunista di Cuba. Per tre giorni l’avanguardia rivoluzionaria del nostro paese ha dibattuto e serrato i ranghi per continuare unita la via del socialismo. In quel Congresso la presenza del Che era diversa: i suoi resti mortali erano stati ritrovati e si trovavano nella sua patria delle Antille.

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