Facciamo i conti. Per illudersi in maniera redditizia, le destre acquistano e vendono i numeri delle loro previsioni più esotiche. È un mercato aritmetico con esperti in giochi di parole metodologici variopinti, quasi sempre adornati con sillogismi insostenibili per operazioni illusionistiche. Il problema non sono i sondaggi (se sono scientifici), bensì le imboscate di fallacie a cui servono, consapevolmente o meno. Poiché non hanno più idee, credono che gli restino i numeri… e li manipolano. La casa dell’impiccato (incongruenza della situazione ndt). A proposito, in pieno processo elettorale pesano 950 sanzioni imperiali contro il Venezuela.
Tag Archives: elezioni 28 luglio
Un nuovo capitolo della Storia d’odio in Venezuela: il caso Ridery
Questo giovedì 18 luglio, il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha pubblicato sul suo account X che stava aspettando un Ridery per trasferirsi al Teatro Teresa Carreño e partecipare a “Venezuela Emprende con Maduro”, evento che ha riunito microimprenditori e imprenditori del paese.
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Sconfiggere la disinformazione: la strategia di Maduro per le elezioni
In un discorso appassionato a Táchira, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha ribadito il suo ruolo cruciale nel prevenire una guerra civile nel paese, affrontando con determinazione le sfide imposte sia internamente che dalle pressioni esterne. Durante il suo intervento, Maduro ha denunciato la censura dei media internazionali e ha criticato aspramente le agenzie di notizie come EFE, AFP, AP e CNN, accusandole di diffondere menzogne e di tentare di manipolare l’opinione pubblica contro il governo venezuelano.
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Venezuela: estrema destra vuole disconoscere la vittoria di Maduro
#Venezuela | The candidate of the extreme right, Edmundo Gonzalez, affirmed that it will only recognize the votes reflected in its own records, without mentioning the results issued by the #CNE of the presidential elections of July 28 .@BrianMteleSUR has details ⬇️ pic.twitter.com/o5ZTtyFvt0
— teleSUR English (@telesurenglish) July 19, 2024
Jorge Rodriguez, a capo del Comando della campagna ‘Venezuela Nuestra’, ha riferito che l’opposizione di estrema destra intende creare un blackout informativo per mettere a tacere la vittoria del presidente Nicolas Maduro alle elezioni del 28 luglio.
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L’opposizione venezuelana sta sabotando il processo elettorale
Il clima politico in Venezuela si sta deteriorando ulteriormente a pochi giorni dalle elezioni presidenziali del 28 luglio, a causa all’atteggiamento provocatorio e destabilizzante dell’opposizione. Biagio Pilieri, portavoce della Plataforma Unitaria Democrática (PUD), ha rivelato una strategia che non solo mina la fiducia nel processo elettorale, ma rischia anche di gettare il paese nel caos.
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Come si prepara la macchina del chavismo per il 28L
In questa tribuna abbiamo scritto diversi articoli su come si sta organizzando la macchina elettorale dell’opposizione che sostiene la candidatura di Edmundo González Urrutia in vista delle prossime elezioni presidenziali del 28 luglio. Queste analisi permettono di smontare gli argomenti che sostengono il trionfalismo che proiettano e come si organizzano per generare violenza dopo le elezioni.
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Venezuela: Luis Britto García svela il piano (ultraliberista) di governo dell’opposizione
Lo scrittore e avvocato Luis Britto García, nell’ultima puntata del programma Cara a Cara, ha rivelato il programma di governo che il candidato alla presidenza della Plataforma Unitaria (PU), Edmundo González Urrutia, intende attuare nel Paese, qualora vincesse le elezioni del 28 luglio.
La PUD riconosce formalmente la propria mancanza di organizzazione elettorale
Lo abbiamo segnalato in varie occasioni: la Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), a differenza dei partiti tradizionali, non dispone di una macchina elettorale in grado di mobilitare la massa di elettori con cui presumibilmente conta nelle prossime elezioni presidenziali del 28 luglio. E non si tratta di una nostra opinione politica in merito, bensì di apprezzamenti espressi dai loro stessi portavoce.
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Maduro: 48 anni di forgiatura e tempra
Dopo la seconda guerra intercapitalista sviluppatasi in Europa (1939-45), il capitale finanziario-speculativo decise di impadronirsi del mondo con il pretesto della fine della storia, ma la verità è che lo sviluppo del capitalismo conduce sempre al suo blocco; in tutte le sue crisi succede lo stesso: blocco, guerra, riavvio. Ma in questa crisi sismica, le sue repliche sono continue, inarrestabili e maggiori. Non c’è modo di fermarsi poiché il suo attuale blocco si scontra con l’incapacità di consumo, permettendo di aumentare l’ostacolo. Questo può portare a una morte improvvisa.
Come si prepara la piattaforma unitaria per il 28L?
misionverdad.com
Questo giovedì 4 luglio inizia la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 28 luglio, con il che si starebbe rispettando quasi completamente il cronogramma proposto dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) a marzo.
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Il Venezuela denuncia piani di sabotaggio elettorale elaborati dall’ambasciata argentina
Un alto dirigente venezuelano, il presidente dell’Assemblea Nazionale e capo campagna del Comando nazionale Venezuela Nostra del candidato Nicolás Maduro, Jorge Rodriguez, ha denunciato un piano che settori della destra venezuelana stanno progettando per “gridare ai brogli” dopo il processo elettorale del 28 luglio, che includerebbe la pianificazione di atti criminali pianificati dall’ambasciata argentina in Venezuela.
Guarimba (rivolta) contro il CNE
Sembra che all’opposizione venezuelana tutto stia andando storto. Poiché lo sciopero della fame indetto lo scorso 9 giugno dall’Osservatorio Venezuelano delle Prigioni (OVP), tramite Humberto Prado, che era stato commissario presidenziale per i diritti umani e l’assistenza alle vittime dell’interino Juan Guaidó, è fallito.
Edmundo Gonzàlez avalla uno scenario violento dopo il 28 luglio?
#LoDijo 📰| “Que nadie nos quite el derecho a la paz y que el 28 de julio sea una gran fiesta de participación, de democracia y de vida”, expresó el también candidato presidencial,@NicolasMaduro, en declaraciones ofrecidas a los medios de comunicación, en la sede del Consejo… pic.twitter.com/hF3DCBsdHG
— Prensa Presidencial (@PresidencialVen) June 20, 2024
La scena politica venezuelana si è tinta di consenso questo giovedì con la firma di un Accordo di Riconoscimento dei Risultati per le elezioni presidenziali del prossimo 28 luglio. Rappresentanti delle diverse organizzazioni politiche che parteciperanno alle elezioni, incluso il presidente Nicolás Maduro, hanno firmato il documento in un gesto volto a evitare tensioni e rafforzare l’istituzionalità democratica.
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Il New York Times intensifica la sua propaganda sul Venezuela prima delle elezioni
I venezuelani si recheranno alle urne il 28 luglio per eleggere il loro presidente per il mandato 2024-2030. L’attuale presidente, Nicolás Maduro, affronta nove aspiranti per un terzo mandato.
Negli ultimi 25 anni di colpi di Stato e sanzioni economiche sponsorizzate dagli USA, i media corporativi occidentali si sono sempre dimostrati una fonte affidabile di propaganda di cambiamento di regime per sostenere le politiche di Washington (FAIR.org, 17/12/18, 25/1/19, 15/8/19, 15/4/20, 11/5/20, 23/1/23). La copertura diventa frenetica in occasione delle elezioni, sia promossa dalla speranza — errata — che vincano i seguaci degli USA, sia per il desiderio di delegittimare le vittorie chaviste previste.
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L’opposizione e lo sciopero della fame nelle carceri venezuelane
Man mano che si avvicina l’elezione presidenziale, questo 28 luglio, in Venezuela si accentua l’assedio mediatico. Strategia originata dai centri comunicazionali internazionali che cercano di soffocare il nostro paese davanti al resto del mondo. Così vediamo come i principali media a livello mondiale, come Voice of America, CNN, Washington Post, The New York Times, Fox News, CBS, El Nuevo Herald, tra altri, si sono trasformati in elementi di distorsione per far claudicare il Venezuela, presentandolo come violatore dei diritti umani, così come lo gestisce a livello della Corte Penale Internazionale, Tamara Sujú.
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