Angel Guerra Cabrera www.jornada.com.mx
La fulminante destituzione del criminale di guerra John Bolton da parte di Donald Trump, dall’incarico di consigliere per la sicurezza nazionale, ha generato grande interesse come notizia.
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La fulminante destituzione del criminale di guerra John Bolton da parte di Donald Trump, dall’incarico di consigliere per la sicurezza nazionale, ha generato grande interesse come notizia.
Lunedì sera il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha convocato il Consiglio di Difesa Nazionale per affrontare quella che ha definito una “minaccia di guerra” da parte del governo colombiano. “Ho dato, come Capo dello Stato, al Consiglio di Difesa della Nazione la conduzione collettiva di questa situazione di vera minaccia”, ha detto Maduro dal Palazzo Miraflores di Caracas.
Continue reading Venezuela, Maduro convoca il Consiglio di Difesa della Nazione
Una società di sicurezza informatica slovacca ha presentato lo scorso luglio uno studio che rivela l’esistenza di attività di spionaggio informatico e di attacchi informatici contro settori strategici del governo venezuelano, compresi i militari.
TeleSur – http://aurorasito.altervista.org
Le indagini della società di sicurezza informatica slovacca ESET rivelavano un avanzato attacco spionistico di hacker statunitensi contro le Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) del Venezuela, coll’obiettivo di identificarne le unità militari più “vulnerabili”.
Continue reading Confermati i cyberattacchi USA contro il Venezuela
Siamo alla metà del 2019 e il colpo promosso da Washington contro il governo del presidente Nicolás Maduro si sgonfia. I dialoghi di Norvegia e Barbados danno un tono politico ai prossimi mesi in Venezuela, ma senza dubbio alcune azioni e dichiarazioni mostrano che da Washington non c’è intenzione di far scendere la temperatura dalla tensione carica di minacce di guerra.
Continue reading Vzla: manovre militari USA puntano anche verso la Russia
Il presidente venezuelano afferma che il suo paese denuncia la minaccia del presidente USAal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Continue reading Maduro: Venezuela “pronto alla battaglia” se Trump impone il blocco
Il suo nome è José Cárdenas ed ha diretto l’USAID per l’America Latina durante l’amministrazione di George W. Bush. Nell’ambito latinoamericano, è ampiamente noto per aver attivamente partecipato al colpo di stato contro il presidente dell’Honduras Manuel Zelaya, nel 2009. È un falco con tutti gli accessori che ha adattato al contesto latinoamericano.
Continue reading Falco dell’era Bush propone una guerra segreta contro il Venezuela
di Geraldina Colotti
A sei mesi dalla comparsa dell’avatar Juan Guaidó, scelto dagli USA per imporre al Venezuela un nuovo gioco di guerra, a che punto stanno le cose?
Di sicuro l’immagine dell’autoproclamato si va diluendo come un puntino fastidioso, ancorché persistente. Un rumore di fondo, sempre meno adatto a rappresentare la propria utenza, foss’anche come comunità virtuale: quella venduta dai media come un’alleanza, pur essendo composta da bande fameliche in lotta per il bottino.
Ángel Guerra Cabrera https://lapupilainsomne.wordpress.com
Gli operatori del presidente Donald Trump vogliono farla finita presto con i governi rivoluzionari e progressisti dell’America Latina e dei Caraibi e parlano sfacciatamente della validità della Dottrina Monroe.
Ma il passare dei mesi ha fatto pensare per lo meno il suo capo che il compito non è così facile. Gli ha fatto esprimere la sua frustrazione per il fallimento del piano lampo del consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, per rovesciare il presidente Nicolas Maduro e lo ha portato ad annoiarsi del tema per concentrarsi sulla irresponsabile politica contro l’Iran, quella dello stesso Bolton, Pompeo e del genero Jared Kushner. fecero credere a Trump che avrebbero ottenuto spezzare la Forza Armata Nazionale Bolivariana affinché, almeno un settore militare abbattesse Maduro, forse con un aiutino di truppe speciali yankee. Dopo ciò, pensavano, il governo cubano sarebbe caduto come una pedina del domino ed il sandinismo in Nicaragua non sarebbe durato un sospiro. Così a seguire.
Il sempre più piccolo gruppo di seguaci di Guaidó. Persino i media anti-Chavez hanno dovuto riconoscere quanto esigua sia risultata la loro ultima dimostrazione “libertaria”
Continue reading Vzla: il continuo fallimento USA e l’opzione invasione
Amauri Chamorro www.cubadebate.cu
Cercare di fare un colpo di stato in Venezuela da un ponte nella zona dei ricchi di Caracas, con due carri antisommossa e quindici soldati semplici, ha lasciato gli USA in un vicolo cieco.
Il tentativo è stato un fallimento militare e politico per gli statunitensi e la destra venezuelana, riconosciuto da gran parte delle società di comunicazione del mondo. Le diverse analisi, frettolose e superficiali, variavano di forma ma, in fondo, ammettevano che Forze Armate Bolivariane sono assolutamente allineate con il Presidente Nicolas Maduro e che i golpisti non hanno ottenuto motivare la sollevazione delle forze militari.
Continue reading Il colpo di stato in Venezuela non era un golpe
Angel Guerra Cabrera www.cubadebate.cu
Dopo il fallito tentativo golpista di Leopoldo Lopez e Juan Guaidó nel distributore Altamira di Caracas, senza che i militari bolivariani avessero bisogno sparare un colpo per disattivarlo, alcuni media egemonici sono stati costretti a spiegare le cause del fallimento.
Mision Verdad https://www.lantidiplomatico.it
Quest’anno, fino a questo momento, una crescita accelerata dei crimini di odio ha segnato la tabella di marcia dell’antichavismo e di chi lavora per il regime change.
In ciascuno dei momenti salienti degli ultimi mesi (l’auto-proclamazione di Guaidó, il sabotaggio elettrico e il colpo di Stato fallito), gruppi estremisti emergono per assediare la popolazione chavista. Ad oggi, almeno 37 crimini di questo tipo sono stati effettuati sotto la diretta promozione dell’alto comando politico statunitense e della direzione locale del fascismo venezuelano.
Continue reading Venezuela: 37 crimini d’odio commessi nel 2019
Mision Verdad– http://aurorasito.altervista.org
Il Venezuela è, al momento, il Paese che determina le relazioni internazionali a causa del posto rilevante che la nazione petrolifera ha avuto nel definirsi come nodo critico e spazio della contraddizione dei principali blocchi di potere mondiale. Ciò fu confermato nuovamente da due eventi verificatisi nei giorni scorsi.
di Jorge Elbaum (*) https://ciptagarelli.jimdo.com
Il nuovo fallimento di Donald Trump –Juan Guaidò e l’illanguidito Gruppo di Lima– aumenta i livelli di tensione e conflittualità in America Latina. Le continue minacce di invasione pronunciate da referenti politici repubblicani, sommate alle continue frustrazioni patite da coloro che cercano il collasso interno del Venezuela, estendono l’instabilità sociale in una delle regioni, fino ad ora, più pacifiche del mondo.