Teresa Melo
L’immagine della bandiera trascinata da una macchina, presa dalla carovana dell’odio della rancida Miami, ha percorso le reti. Tra coloro che hanno denunciato tale infamia non trovo nessuno di quelli che giorno dopo giorno coordinano nuove provocazioni e assedi e spettacoli, per il “bene dei cubani”.
Questo è quello che ho detto in una recente intervista: “Per me, un cubano non è un cubano solo perché la sua carta d’identità allude al luogo dove è nato. Lo è per la scelta della sua difesa, dei simboli viventi che emanano da quel luogo. Si può pensare come si vuole, si possono avere criteri dissimili, si può essere in disaccordo su molto e con molto, ma c’è un’essenza di significato che è quello che ti dice che hai una patria”.
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