Geraldina Colotti – il manifesto
Fumata nera per la Mud. Dopo due giorni di riunioni, i leader dei partiti politici che compongono l’alleanza antichavista in Venezuela non sono riusciti a mettersi d’accordo sul nuovo presidente del Parlamento.
Geraldina Colotti – il manifesto
Fumata nera per la Mud. Dopo due giorni di riunioni, i leader dei partiti politici che compongono l’alleanza antichavista in Venezuela non sono riusciti a mettersi d’accordo sul nuovo presidente del Parlamento.
Geraldina Colotti – il manifesto
Intervista. Il presidente chavista dopo la dura sconfitta elettorale del governo: «Per difendere le nostre conquiste metto in gioco la mia vita. Certo abbiamo commesso degli errori, ma noi siamo da una parte sola: nella trincea comune di tutto il continente latinoamericano»
Abbiamo incontrato il presidente venezuelano Nicolás Maduro per rivolgergli alcune domande dopo la sconfitta elettorale del governo.
«Ci hanno circondati. Hanno capovolto il furgone. Gridavo: “Abbiamo medicine, medicine”, ma loro continuavano a lanciare pietre e molotov. All’improvviso, ho visto arrivare una bomba. Ho cercato di proteggermi la faccia, ed ecco il risultato». Oscar Carrero mostra il moncherino fasciato alla spalla. Fatica a trattenere le lacrime, ricordando il momento in cui il medico gli ha detto che aveva perso un braccio. Era il 23 febbraio del 2014 e Carrero, tecnico specializzato, stava facendo da scorta civile a un camion di medicine, quando è finito nella trappola tesa dall’opposizione oltranzista al governo di Nicolas Maduro. Continue reading C’è la crisi? Maduro aumenta salari e pensioni
Geraldina Colotti http://ilmanifesto.info
«Venni reclutato dalla CIA per preparare la sovversione politico-ideologica contro il mio paese». Il professor Raul Capote comincia così il suo racconto al manifesto. In mano ha il libro «Il nostro agente all’Avana», appena pubblicato in Italia da Zambon. Un’ampia scheda di Alessandro Pagani, il curatore, ricapitola termini e tappe della «guerra psicologica degli Stati uniti contro Cuba».
Continue reading Sono stato un agente cubano infiltrato nella CIA
Gianni Minà http://ilmanifesto.info
* Questa analisi verrà pubblicata nel prossimo numero di LatinoAmerica in libreria il 27 aprile prossimo
Sono tramontate le ideologie ma la Revolucion è sempre lì.
Evidentemente tutte le analisi erano state sbagliate.
Alla fine, dopo ben 55 anni, gli Stati Uniti si sono dovuti arrendere e accettare, apparentemente, che Cuba scegliesse da sola il proprio destino. La nostra informazione, inguaribilmente prona di fronte agli interessi del governo di Washington, ha subito tentato maldestramente di affermare che aveva vinto la lungimiranza di Obama.
Bloqueo. Forse sta per finire l’embargo USA imposto all’isola da 52 anni
di Roberto Livi da IL MANIFESTO del 25 giugno 2014
Il passato fine di settimana, il presidente dell’Uruguay José Mujica, avrebbe trasmesso al suo collega cubano, Raúl Castro un messaggio di Barak Obama (che aveva incontrato nella sua visita ufficiale a Washington) nel quale il presidente Usa si dice pronto a intavolare un dialogo con l’Avana e a discutere la fine dell’ embargo unilaterale da 52 anni imposto a Cuba. La notizia è stata diffusa dal settimanale uruguayano molto vicino a fonti governative, Búsqueda, il quale scrive che «il presidente cubano si è dimostrato molto interessato della proposta» di Obama «a condizione che essa non implichi imposizioni ma trattative tra pari» e che Mujica sia uscito dall’incontro col più giovane dei Castro «molto ottimista». Continue reading L’ora di Cuba