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Lombardia: dimesso 1 su 3 malati assistiti dai medici cubani
Tutta la capacità professionale e umana di cui dispongono i membri della brigata medica cubana che opera in Lombardia, nel nord d’Italia, si applica a fondo per salvare vite, e in dieci giorni di lavoro hanno ottenuto il recupero e le dimissioni della terza parte dei 36 malati di Covid-19 ricoverati nei loro spazi e assistiti da loro.
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Mambises in tempi di coronavirus
Come affermò Fidel il 26 luglio 1978: «L’internazionalismo è l’essenza più bella del marxismo-leninismo e dei suoi ideali di solidarietà e fraternità tra i popoli. Senza internazionalismo, la Rivoluzione cubana neppure esisterebbe. Essere internazionalista è saldare il nostro debito con l’umanità»
René González Barrios www.granma.cu
Ho la permanente abitudine di collegare il giorno per giorno con la storia della nostra impresa indipendentista. Dalla bella e turbolenta lotta, dalla gloriosa epopea dei nostri mambises, uomini, donne, anziani e bambini di quei tempi, che senza una solida formazione politica ed ideologica praticarono la solidarietà e l’umanesimo, nascono momenti di sinceri impegni ed ispirazione, che alimentano lo spirito.
Cuba ed il coronavirus
Luis Hernández Navarro www.jornada.com.mx
Nella regione della Lombardia, nell’Italia settentrionale, medici ed infermieri cubani combattono instancabilmente l’epidemia di coronavirus in condizioni di campagna. Appartengono alla Brigata Medica Internazionale Henry Reeve creata, nel 2005, da Fidel Castro per offrire assistenza agli USA, dopo il passaggio dell’uragano Katrina per New Orleans.
L’enormità di Cuba
Abel Prieto Jiménez https://elvuelodelgato.home.blog
Con questo titolo, “L’enormità di Cuba”, Roberto Fernández Retamar scrisse, nel 1995, un penetrante saggio sul destino della nostra nazione. Come è possibile riferirsi così ad una piccola isola dei Caraibi? potrebbe chiedersi chiunque, sorpreso. Ma subito Roberto ci spiega di essere stato ispirato da ‘L’enormità della Spagna’ di Unamuno e dalla sua tesi secondo cui “enorme è ciò che esce dalla norma”.
Cuba amplia sempre più la sua solidarietà
Mercoledì 25 è partita per il Belice, come prima per il Venezuela, Nicaragua, Suriname, Granada, Giamaica e Italia, una brigata medica cubana pera aiutare a combattere la pandemia del Covid-19. Un primo gruppo di 25 cooperanti, medici e infermiere, sono già partiti e a loro si sommeranno successivamente altri 33 specialisti.
Potremmo smettere di essere solidali?
Juan Miguel Cruz Suárez www.cubadebate.cu
Sì, potremmo smettere di essere solidali, forse gli egoisti di questo mondo ci concedono un applauso serrato ed alcuni elogi, anche se sono i meno, nonostante siano quelli che hanno di più. Potremmo passare dalla parte di quelli che guardano dall’altra parte, in modo da non vedere la triste faccia della miseria e della disuguaglianza.
Cubainformacion: medici non bombe!
Cosa scegli, medici o bombe? Cuba o USA?
La Fondazione “Un mondo Migliore è Possibile” che coordina, in Argentina, dal 2003, diversi programmi solidali cubani in sanità ed istruzione, sta portando avanti una sorprendente campagna.
Il suo motto, “Medici e non Bombe”, cerca di riconoscere l’umanesimo delle Missioni Mediche Cubane in tutto il mondo. E fare fronte alla gigantesca strategia di guerra psicologica e disinformazione del Dipartimento di Stato, sostenuta dalla grande stampa internazionale.
Cuba = internazionalismo
Come si traducono i due mesi della Bolivia senza medici cubani?
Nuria Barbosa León www.granma.cu
Un’intensa ed ingiuriosa campagna contro la collaborazione medica che Cuba offre al mondo ha caratterizzato la strategia imperiale USA attuata nel 2019 ed ha trovato governi sottomessi che hanno preferito lasciare il loro popoli senza assistenza sanitaria, al fine di seguire il gioco della Casa Bianca.
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Collaborazione Medica Cubana: 56 anni di vocazione umanistica e solidaria
Quando parliamo di Collaborazione Medica nel mondo, è essenziale menzionare i professionisti cubani della salute quelli che, dal 21 maggio 1963, quando Cuba avviò ufficialmente la collaborazione medica internazionale in Algeria, hanno scritto innumerevoli pagine di amore disinteressato, solidarietà ed altruismo. Gli stessi che lasciando a lato gli interessi materiali, hanno viaggiato verso aree di estrema povertà, inaccessibili, dove un medico è considerato, più che una necessità, un lusso.
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Onore per «l’esercito di solidarietà» di Cuba in Venezuela
Caracas, Venezuela – L’omaggio che hanno ricevuto i collaboratori cubani per il loro forte impegno durante l’anno che sta per terminare, è divenuto un premio all’altruismo e alla dedizione ai principi dell’internazionalismo proletario nelle 11 missioni sociali che accompagnano l’eroico popolo venezuelano nella sua stoica resistenza di fronte all’aggressione imperiale.
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L’internazionalismo cubano
Fidel Castro: “Pratichiamo la nostra solidarietà con i fatti, non con belle parole”
Durante il processo di formazione della nazionalità cubana, si andò forgiando uno spirito di aiuto ai popoli soggiogati dalle potenze imperiali dell’epoca. Decine di cubani si incorporarono come combattenti internazionalisti all’esercito liberatore di Simón Bolívar nella campagna bellica per espellere il colonialismo spagnolo dalle terre della Nostra America.
Nessuno potrà cancellare l’impronta amorosa di Cuba in Bolivia e in Ecuador
In questi giorni tornano in Patria i medici che prestavano i loro servizi in Bolivia e in Ecuador, che lasciano là i loro pazienti, le famiglie con scarse risorse ma molta gratitudine verso coloro che li hanno assistiti, li hanno curati e convivevano con loro nelle stesse comunità.
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Cubainformacion: censura ‘sanitaria’?
Perché 6 milioni di operazioni gratuite non sono notizia? La ragione è di classe
Nel 2005, Fidel Castro e Hugo Chávez firmarono il cosiddetto Impegno di Sandino nell’omonima città cubana.
Cuba e Venezuela si impegnavano così ad estendere a tutta l’America Latina la cosiddetta Operazione o Missione Miracolo: un programma solidario per operare, gratuitamente, alla vista le persone a basso reddito.