Geraldina Colotti
Piatto ricco di notizie, soprattutto perché domani, 11 aprile, è giorno di elezioni in Ecuador, Perù e Bolivia. E poi c’è la situazione in Venezuela, diventata incandescente nello Stato Apure, alla frontiera con la Colombia. Una frontiera lunga oltre 2.200 km, che delimita una zona di scambi e traffici e tentativi di infiltrazione da parte del narco-governo colombiano, dove gli omicidi di ex combattenti e leader sociali sono purtroppo quasi quotidiani, così come aumenta, nonostante la pandemia, il numero degli sfollati a causa delle violenze paramilitari coperte dallo Stato.
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