Tag Archives: bolivia

Maduro: Democrazia contro il blocco

Angel Guerra Cabrera  www.cubadebate.cu

Il 6 dicembre ci sono le elezioni in Venezuela per eleggere tutti i deputati all’Assemblea Nazionale (AN), fatto di straordinaria rilevanza politica. Ma prima di entrare in tale tema, accennerò alle elezioni che si svolgeranno in diversi paesi dell’America Latina nei prossimi mesi, tutte molto importanti nella disputa per la nostra America tra la destra e le forze popolari.

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Cubainformacion: Lula, Evo,Correa

Lula, Evo, Correa: immaginario collettivo vs guerra mediatica

 

Lula, Evo e Correa hanno trasformato Brasile, Bolivia ed Ecuador, migliorando la vita di decine di milioni di persone. Ora sono proscritti politicamente.

In Brasile, dopo un golpe parlamentare che ha rimosso dal governo il Partito dei Lavoratori, un giudice – in seguito ministro di Jair Bolsonaro – ha mandato in prigione ed inabilitato Luiz Inácio Lula da Silva. Così hanno evitato la vittoria elettorale anticipata dai sondaggi.

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Non lasciarci convertire in mansuete colonie

Quanto accaduto contro Evo e Correa rafforza la giuridicizzazione intrapresa dalla destra, l’OSA ed il governo USA, contro tutti i dirigenti popolari della regione latinoamericana

Elson Concepción Pérez  www.granma.cu

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America Latina: disinformazione su Facebook, nuovo piano Condor?

Luis Gonzalo Segura, www.resumenlatinoamericano.org

Profili di media venezuelani, boliviani e messicani, organizzazioni civili, partiti politici e sostenitori politici su Facebook spacciavano informazioni contro il governo del loro Paese. Erano tutte bugie.

Dalle viscere stesse degli USA, dalla sua capitale, da una società vicina alla Casa Bianca, è nata una rete mediatica grazie a cui l’Impero nordamericano pretendeva di promuovere i suoi interessi che altro non sono che gli interessi a cui si oppongono in maggioranza i latinoamericani.

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Democrazia neoliberale

Angel Guerra Cabrera – https://nostramerica.wordpress.com

L’inabilitazione di Evo Morales come candidato a senatore e la condanna a otto anni con la proscrizione politica a vita per Rafael Correa, entrambe del 7 settembre, confermano che i neoliberali giocano alla democrazia solo fino a quando cominciano a perdere le elezioni. Mi riferisco, è chiaro, alla democrazia formale dato che il neoliberalismo è l’antitesi della democrazia sostantiva, partecipativa, generatrice di potere popolare, come quella che si pratica a Cuba e in Venezuela.

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Venezuela. Sanzioni e lawfare, armi subdole delle democrazie borghesi

di Geraldina Colotti

Democrazia “partecipata e protagonista”. Così la costituzione bolivariana definisce l’importanza del potere popolare in Venezuela. Questo significa che la politica, intesa come gestione della polis, non è delegata a un atto rituale da espletare con il voto a ogni tornata elettorale, ma è organizzazione quotidiana, diretta e responsabile che riguarda ogni persona, intesa come essere sociale. Prevede soggetti consapevoli delle cause e delle conseguenze del proprio agire nel mondo, che non si limitano a essere spettatori o spettatrici.

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Bolivia e Honduras: la storia si ripete

www.pressenza.com

Il Tribunale Supremo Elettorale (T.S.E.) ha rinviato per la terza volta la data delle elezioni in Bolivia dal 6 settembre al 18 ottobre con la scusa della pandemia. Questo ha fatto perdere la pazienza al popolo boliviano che, da lunedì 3 agosto, ha bloccato 150 punti del paese in segno di protesta.

Le richieste vanno oltre la questione elettorale, chiedendo l’accesso al diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro. Inoltre, i manifestanti hanno cominciato a chiedere le dimissioni della presidente ad interim Jeanine Áñez.

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Lotta di classe in Bolivia, possibile un autogolpe

di Geraldina Colotti

Proteste, repressione, denunce, caos istituzionale. Non si placa la tensione in Bolivia a nove mesi dal golpe che, a novembre 2019, ha rovesciato il governo di Evo Morales accusandolo di brogli elettorali. Un piano preparato a lungo nelle stanze di Washington, attivato dalle oligarchie locali con la complicità dei grandi media privati, che si è avvalso dell’intervento diretto di Luis Almagro, Segretario generale dell’OSA.

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Inabilitazione e procrastinazione elettorale

Il lawfare continua in America Latina

Benché il Tribunale per il Contenzioso Elettorale ecuadoriano abbia annullato, questa domenica, la sospensione del Movimento Impegno Sociale, secondo Prensa Latina, è chiara la parzializzazione politica nei confronti delle elezioni del 7 febbraio 2021

Enrique Moreno Gimeranez  www.granma.cu

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Bolivia, storia di un golpe

di Lorenzo Poli  www.ilperiodista.it

Tra rinvii e proteste, la Bolivia si avvia verso le elezioni. Ma dietro la rimozione di Evo Morales e l’insediamento del governo provvisorio c’è un golpe che viene da lontano. Dal socialismo indigeno e il boom economico agli appetiti delle multinazionali sui minerali boliviani. Fino alle violenze dell’estrema destra, che ha rovesciato senza legittimità il presidente eletto, con la complicità dei principali media. E ora?

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MAS: posticipazione delle elezioni in Bolivia è abusiva

L’annuncio questo giovedì del Tribunale Supremo Elettorale (TSE) di posticipare le elezioni fino al 18 ottobre è abusivo ed arbitrario, ha dichiarato oggi il Movimento al Socialismo-Strumento Politico per la Sovranità dei Popoli (MAS-IPSP).

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Democracias que inhabilitan opositores (pero no es noticia)

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Bolivia, il gioco della destra golpista contro il MAS

www.pressenza.com

Attualmente sono previste, nel periodo post-Covid, le elezioni presidenziali che, stando alle parole del presidente del Tribunale Supremo Elettorale Salvador Romero, si terranno il 6 settembre. Decisione che è stata vista di buon occhio dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres che ha invitato “i partiti politici e le autorità a cooperare pienamente alla celebrazione di elezioni pacifiche, trasparenti e inclusive”.

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Un genocidio silenzioso

https://comune-info.net Raúl Zibechi

Oscar Olivera, il più noto protagonista della storica guerra dell’acqua di Cochabamba, ex operaio in una fabbrica di scarpe e dirigente sindacale, ha il coronavirus. Quando ha avuto un malore ha provato ad andare in ospedale ma è stato invitato a rivolgersi altrove perché l’ospedale pubblico non era più in grado di prendersi cura di nessuno. Dopo sei ore, nell’altro centro ospedaliero, ha avuto il risultato delle analisi: positivo al Covid. Non hanno potuto ricoverarlo perché neanche lì c’erano letti disponibili. Adesso Oscar è a casa sua, in un quartiere di Cochabamba, con la famiglia. Al telefono (Zibechi scrive da Montevideo, ndr) ci dice che sta bene, non ha sintomi, ma si sente molto afflitto dalla situazione che c’è nella città.

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La radicalizzazione delle destre latinoamericane

Marco Teruggi www.pagina12.com.ar

La notte di venerdì 8 novembre 2019 era chiaro, dalla solitudine di Plaza Murillo, centro del potere politico a La Paz, che il piano per affrontare l’avanzata golpista era fallito. Si moltiplicavano le notizie delle rivolte della polizia, i gruppi civili armati della destra avevano percorso l’asse Santa Cruz, Cochabamba fino ad installarsi con la logistica a pochi isolati dalla Casa del Governo.

Quella notte di pioggia gelata rimanevano solo piccoli gruppi per sostenere quella posizione strategica che si è persa, senza resistenza, sabato mattina. El Alto non aveva ancora manifestato con forza, lo avrebbe fatto sabato pomeriggio, interrompendo l’accesso a La Paz. Era troppo tardi: 24 ore dopo è avvenuto il rovesciamento, Evo Morales e Álvaro García Linera si sono trasferiti al Chapare, poi in Messico ed infine in Argentina.

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