La nuova banalità del male è il turismo, capace di trasformare in oggetto di consumo un campo di concentramento nazista dove, tra il 1936 e il 1945, furono imprigionate 200000 persone. A Sachsenhausen, vicino a Berlino, più di 30000 persone morirono per malattie, fame, esperimenti medici, torture o camera a gas.