Tag Archives: Allen Dulles

La verità nascosta sulla crisi cubana e sulla sua copertura mediatica

Esplora la crisi a Cuba e come la narrativa mediatica distorce la realtà, ignorando l’impatto del blocco USA sulla vita dei cubani.

Ángel González

Negli ultimi mesi, la crisi a Cuba è stata oggetto di intensa analisi da parte di vari media, specialmente quelli con sede negli USA. Tuttavia, analizzando la situazione attuale dell’isola, è evidente che molti di questi articoli mancano di una prospettiva obiettiva e completa. Invece di offrire una visione equilibrata, questi media tendono ad amplificare le difficoltà che affrontano i cubani, omettendo il contesto cruciale del blocco economico imposto dagli USA da oltre 60 anni.

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John F Kennedy e le conseguenze della Baia dei Porci

Hernando Calvo Ospina

Il 14 aprile 1961, cinque navi “mercantili” si diressero dall’America centrale alla Baia dei Porci a Cuba. Per coincidenza, tre di esse portavano i nomi di Barbara, Houston e Zapata, come ha detto, all’investigatore Paul Kangas, l’ex ufficiale dell’US Air Force, Fletcher Prouty. Trasportavano una forza paramilitare di circa 1500 uomini, chiamata Brigata 2506.

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Baia dei Porci il grande fallimento della CIA

Arthur González

L’invasione mercenaria del 17 aprile 1961, dalla Baia dei Porci, organizzata e finanziata dalla CIA con l’illusione di rovesciare la Rivoluzione cubana, si convertì, in solo 66 ore dallo sbarco, nel suo grande fallimento; una sconfitta che, passati 62 anni, mantiene aperta la ferita nell’ego del governo yankee e dei suoi lacchè di Miami, motivo per cui il suo odio verso il vero vincitore, il popolo cubano, non diminuisce.

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Cuba è vittima, non carnefice

Arthur González

Dagli USA si pretende cambiare la storia delle relazioni con Cuba e vendersi come vittime della Rivoluzione cubana, quando realmente il governo yankee ha fatto l’impossibile per evitare il trionfo di Fidel Castro, il che dimostra la menzogna di responsabilizzare le nazionalizzazioni delle compagnie yankee come la causa dello scontro tra le due nazioni.

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La CIA continua soppiantando, nei media, il giornalismo veritiero con propaganda?

Nel febbraio 1981, l’allora direttore della CIA William Casey, in una riunione con il presidente Ronald Reagan, disse qualcosa di agghiacciante sull’intervento della CIA in attività di propaganda: “Sapremo che il nostro programma di disinformazione è completo, quando sia falso tutto ciò che il pubblico statunitense crede di sapere”.

Ruben Luengas Redazione Entre Noticias (Messico) https://cubainformacion.tv

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USA-Cuba: ciò che iniziò da dicembre

Randy Alonso Falcón  www.cubadebate.cu

La Rivoluzione non aveva trionfato, sebbene il risultato sembrasse una questione di giorni. Batista non era ancora fuggito. Ma al governo USA preoccupava, oltremodo, una vittoria di Fidel Castro.

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Rispetto a Cuba, nulla è cambiato.

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Dal 1959 Fidel Castro cercò di mantenere un rapporto di amicizia con gli USA, dimostrato durante la sua prima visita a Washington, nell’aprile dello stesso anno. Tuttavia, là ricevette l’ostilità ed il rifiuto dell’allora presidente Dwight Eisenhower, che non volle salutarlo.

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Nessuno è più vigilato, a l’Avana, che i diplomatici USA

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Così ha qualificato, Michael Weissenstein, corrispondente de Associated Press (AP) a L’Avana, la situazione dei diplomatici USA accreditati a Cuba durante la recente intervista concessa alla Radio Pubblica Nazionale USA, ma non ha menzionato le ragioni.

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Venezuela: la prossima vittima?

Pedro Pablo Gómez https://lapupilainsomne.wordpress.com

A volte nelle nostre analisi possiamo perdere le prospettive del contenuto in cui i fatti, in forma isolati e ripercossi dagli interessati a creare un’immagine concorde ai loro interessi, tendono a darci l’impressione dell’inevitabile e necessario per trovare una ‘soluzione’ compatibile per tutti coloro che sono parte del problema.

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Cuba e USA prima di Girón (Parte I)

Fabián Escalante https://lapupilainsomne.wordpress.com

“Fidel Castro, sotto l’influenza dei suoi più stretti collaboratori, in particolare suo fratello Raul e Che Guevara, si sono converti al comunismo. Cuba si prepara ad esportare la sua rivoluzione in altri paesi dell’emisfero e generalizzare la guerra contro il capitalismo “.1

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55 anni di genocidio contro Cuba

E. Ramirez Cañedo http://www.cubadebate.cu

bloqueo cuba 55 trumpIl 3 febbraio 1962, il presidente USA, John. F. Kennedy, firmò l’Ordine Esecutivo Presidenziale n°3447, attraverso il quale si ufficializzò il blocco totale del commercio con Cuba. I pretesti utilizzati nel documento e che formarono parte, per anni, del discorso dell’elite al potere negli USA, integravano la grande cospirazione dove era imprescindibile presentare l’isola aggredita come l’aggressore. Il suo grande peccato, aver fatto una vera Rivoluzione nell’emisfero occidentale, rompendo con i requisiti minimi “di sicurezza” istituiti dalla nazione del nord per l’America Latina ed i Caraibi, dopo la seconda guerra mondiale.

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Gli USA continuano il loro piano sui giovani cubani

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

obama roots of hopeBarack Obama lo ha ribadito l’obiettivo della sua politica verso Cuba sono i giovani, quelli che potrebbero smantellare il socialismo dal di dentro; perciò concedere borse di studio ai cubani è una priorità perché studino nelle università USA, in ciò che potrebbe essere definito un “lavaggio del cervello”.

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Importanza delle arti nei piani di transizione

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

società-massaGli USA, da più di mezzo secolo, dà alle arti un ruolo preponderante nei loro piani sovversivi contro i governi che non sono di loro gradimento, cosa che si riflette nei documenti ufficiali e, naturalmente, Cuba non fa eccezione.

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Operazione Verità (due articoli)

La verità di Cuba

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

f0010667Al non poter impedire il trionfo di Fidel Castro, tale e come esposero il presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, e Allen Dulles, direttore della CIA, nell’ultima riunione del Consiglio Nazionale di Sicurezza, del 1958, immediatamente presero il compito di organizzare campagne stampa per demonizzare la nascente Rivoluzione cubana.

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Le flessibilizzazioni di Obama

obama flessibileAffinché il presidente Barack Obama non continui con l’inganno che: “… la Casa Bianca sarà selettiva e prudente nell’uso delle sue prerogative esecutive per trasformare l’applicazione del blocco […] soltanto se il governo cubano introduca riforme più sostanziali…”, a metà novembre senza eseguire detta esigenza imperiale su Cuba, la Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC), ha annunciato la decisione del Governo USA di flessibilizzare completamente le regolazioni per i servizi di telecomunicazione tra i due paesi.

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