Alla rosa bianca di José Martí, quella che illumina i Versi semplici, non c’è nessuno che possa macchiarla. È il fiore del più universale dei cubani, quello che tante volte è stato tinto del sangue dei buoni che hanno sollevato la nazione, l’hanno emancipata e anche delle 3400 vite strappate dagli atti terroristici negli ultimi sei decenni, forgiati o incoraggiati dagli stessi che ora cercano di appropriarsi di quel simbolo.
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Messico nel centenario di Cintio Vitier
Rosa Miriam Elizalde www.cubadebate.cu
Nel ricevere il Premio Juan Rulfo, nel 2002, lo scrittore cubano Cintio Vitier ha ringraziato l’autore di Pedro Páramo per aver creato il regno invisibile di Comala e convertire la morte in “parola viva per noi, con la sua profonda richiesta di giustizia universale”. Queste sono state le ultime parole del testo che Cintio ha letto a Guadalajara, 19 anni fa.
Nicolás Guillén poeta nazionale cubano
La primavera del 1930, al disopra del buon augurio di un cambio sociale alle porte di una vita repubblicana debole, senza riferimenti di sorta alle gesta indipendentiste del XIX secolo, portò alla nostra storia un giorno essenziale che non è altro che quel 20 aprile quando all’alba videro la luce /Motivos de son, /di Nicolás Guillén, che era nato il 10 luglio del 1902.
Parliamo di una marca, di uno spartiacque della nostra poesia, da dove hanno bevuto le fonti più autentiche del popolo per contemplare le acque di un’insularità cantata ma non riconosciuta nella sua categoria inevitabile.
Sessantadue anni costruendo l’ “eresia”
Elier Ramírez Cañedo www.cubadebate.cu
Esattamente a cinque anni, cinque mesi e cinque giorni dalle azioni del 26 luglio 1953, grido di libertà che inaugurò una nuova tappa della lotta indipendentista nella nostra patria, arrivava finalmente al potere la Rivoluzione. Questa volta sì i mambì entravano a Santiago de Cuba. La vittoria, in questa occasione a differenza di quanto accaduto nel 1898, non poté essere usurpata, chiudendo la strada a cospirazioni ed ingerenze esterne mediante la mobilitazione del popolo.
La Vergine cubana e la Rivoluzione di tutti i fiori
Ricardo Ronquillo www.cubadebate.cu
Sulla retina innocente della mia infanzia è ricamata l’immagine dei tre Magi, incoronata dalla Vergine della Caridad del Cobre, posta su un altare in una delle stanze della casa di guano dei miei nonni.
Mai mancavano fiori profumati su quel tabernacolo che balzava sull’ingenuità del mio discernimento con tutto il suo mistero. Da allora ho cercato di capire l’enigma miracoloso di quella figura, che ho visto replicarsi, con la stessa venerazione, in tante case di quell’umile batey (villaggio) contadino, prima, e dopo in tante altre case cubane.
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Cuba libre: l’opportunismo sullo schermo
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Humberto Solas ha già lasciato in eredità al cinema cubano un film sull’opportunismo: ‘Un uomo di successo’. Percorrendo la storia pre-rivoluzionaria, Solas concentra in un personaggio il camaleontismo che giunge a lasciare una porta aperta con il martirologio di suo fratello per cercare di inserirsi nella realtà rivoluzionaria, più come inquietante messaggio per il presente che come realtà storica.
La Cuba di Martí: progetto, realtà e prospettiva
Pubblichiamo qui di seguito la straordinaria conferenza che lo scrittore e poeta cubano Cintio Vitier (1921-2009) ha impartito il 18 maggio del 1995 nel Teatro Heredia di Santiago di Cuba. Per via della sua attualità, Cubadebate la riproduce a latere del 120° anniversario della caduta in combattimento dell’Eroe Nazionale José Martí. Continue reading La Cuba di Martí: progetto, realtà e prospettiva
Discordo alla CNGS
Rosa Miriam Elizalde http://it.cubadebate.cu
Discorso a nome dei Premiati dalla Commissione Nazionale dei Gradi Scientifici, del Ministero di Educazione Superiore di Cuba
“Ringrazio la Commissione Nazionale dei Gradi Scientifici per l’onore che mi fa scegliendomi tra i premiati per offrire queste brevi parole a nome di tutti, e confesso che non riesco a superare la sorpresa. Ho avuto molte volte responsabilità professionali come giornalista ed investigatrice, ma mai come questa, che oltre alla responsabilità del compito da svolgere, si unisce il peso delle colonne di questa Aula Magna, tanto imponente nella sua bellezza, tanto opprimente nei nostri ricordi.