Geraldina Colotti
“Fascisti, carogne, tornate nelle fogne”, si è gridato per molti anni nelle piazze italiane. “Crs, SS”, scandivano i giovani manifestanti francesi, per denunciare i metodi brutali della polizia (la Compagnies Républicaines de Sécurité – CRS-), paragonata alle SS naziste. E tanti altri erano gli slogan che, sempre in Italia, ricordavano ai fascisti che il loro destino era quello di finire a testa in giù: come Mussolini, ucciso e appeso in questo modo a Piazzale Loreto, a Milano. Per non parlare, poi, degli slogan di sostegno alla resistenza palestinese, che oggi sarebbero bollati come “antisemiti”. E così pure erano consuete le minacce profferite in piazza contro i padroni e la borghesia, con tanto di riferimenti espliciti alla violenza rivoluzionaria e alla “vendetta del proletariato”, e di bare che ne indicavano la destinazione finale.
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