La città delle colline – ancora intorpidita da tutti i giorni delle feste natalizie – si è finalmente svegliata ieri giovedì 10, per accompagnare la nomina presidenziale del mandatario Nicolás Maduro Moros, che lo scorso 20 maggio aveva vinto le elezioni con circa sei milioni di voti, cioè quattro milioni di differenza con il concorrente più vicino.