Impedita persino la candidatura a senatore a Evo Morales
Avviene tutto nel silenzio complice dell’Unione Europea
Prosegue il golpe in Bolivia. Dopo che il presidente riconfermato Evo Morales è stato deposto da un colpo di stato militare e oggi è costretto in esilio politico in Argentina, nella giornata di ieri il Tribunale Supremo Elettorale, ora controllato dalla giunta al potere, ha impedito la candidatura a senatore dello stesso Morales e dell’ex vice-presidente Diego Pary.