Tag Archives: El Pais

Cubainformacion: il volto nascosto

Crisi elettrica a Cuba: il volto nascosto

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Il Dipartimento del Tesoro USA perseguita e sanziona le compagnie di navigazione che trasportano combustibile alle centrali termoelettriche di Cuba (1).

Perseguita e sanziona qualsiasi banca internazionale che osi effettuare trasferimenti per istituzioni cubane o concedere crediti per il pagamento di forniture (2). Le sanzioni USA hanno distrutto, in 5 anni, il 90% della produzione petrolifera del Venezuela, un tempo principale fornitore di combustibile a Cuba.

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Cubainformacion: la legge del silenzio

Blocco contro Cuba: la Legge del Silenzio

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

“Crisi alimentare, proteste di massa e terremoti nel Governo: Cuba è al limite” (1), “La Cuba comunista è sull’orlo del collasso” (2), “Molteplici proteste di massa per mancanza di cibo e blackout” (3), “Cuba è rimasta senza luce né pane” (4), “La fame bussa nuovamente alla porta di Cuba” (5)… Sono titoli di grande impatto della stampa internazionale.

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Cubainformacion: carenza di medicinali

Mancanza di medicinali a Cuba: le rigorose e obiettive fonti di El País

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Il blocco economico USA contro il popolo di Cuba, un crimine contro l’umanità, ha, secondo il giornalista Pascual Serrano, alcuni “collaboratori necessari” (1).

Sono i grandi media che, mentre tacciono il crimine (l’asfissia economica di un intero popolo), imputano i danni umani che produce non al criminale, bensì al Governo cubano.

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Cubainformacion: guerra al turismo

Visitare Cuba è aiutare il popolo cubano

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

La scomparsa degli introiti per il turismo in due anni di pandemia e le 200 precedenti sanzioni imposte dal governo USA sono la causa diretta della durissima situazione economica che vive oggi il popolo cubano (1).

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Cubainformacion: media e emigrazione

Quale media informa meglio sull’emigrazione cubana?

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

L’emigrazione cubana negli USA è un tema complesso e altamente politicizzato. Per questo, quale media ci informerà in modo più approfondito ed equilibrato, e con un maggior numero di dati che ci consentano di trarre le nostre conclusioni? Un giornale europeo come El País o una rivista cubana come Alma Mater? Sembra ovvio: il media cubano darà una visione parziale, schematica, legata al governo, mentre lo spagnolo fornirà la necessaria distanza editoriale. Vero?

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Cubainformacio: astensione ed uteri

Astensione e uteri inventati contro il femminismo cubano

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion.

Che livello di partecipazione avrebbe, in un altro Paese, un referendum su un Codice delle Famiglie, come quello recentemente approvato a Cuba? Sicuramente molto basso. Nel 2021, in Svizzera, Paese con una lunga tradizione di consultazione diretta, è stato approvato il matrimonio egualitario con un’affluenza del 52% (1). In Italia, l’ultimo referendum, che prevedeva cinque consultazioni, ha richiamato alle urne solo il 20% della popolazione (2).

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Cubainformacion: reportage e labirinto

Reportage di viaggi e il labirinto di una Cuba indecifrabile

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Vada alla sezione viaggi di un giornale. Di “El País”, per esempio (1). Scoprirà le “spiagge caraibiche, gastronomia e patrimonio” dello Yucatan (2). Il “Porto Rico più musicale” (3). La “fucina culturale ed etnica” di Trebisonda, Turchia (4). Le “otto ragioni per cui Chicago merita un viaggio”, tra esse vedere “la prigione più curiosa”, perché ha “le finestre così strette che non hanno bisogno di sbarre” (5). Prigione “curiosa” tranne per i detenuti che la abitano, immaginiamo. E sulla Colombia, scopriremo Cali, “la capitale della salsa”, tra molti altri materiali (6).

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Cubainformacion: giornalisti o mercenari

Cuba: esilio di giornalisti o indulgenza con i mercenari?

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

 “Tutta un’odissea alla ricerca della libertà”, leggiamo (1). “Esiliano da Cuba” due “giornalisti indipendenti” del media “ADN Cuba” (2). Molto triste e serio, senza dubbio. Ma aspettate… giornalismo indipendente? ADN Cuba?

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Violenza, repressione e processi sommari…a seconda di dove avvengano

Iroel Sanchez

“Da lunedì si giudica gli oltre 1100 detenuti per le rivolte…” (…)

«A una velocità di circa 10 detenuti all’ora, i giudici non bastano. Secondo uno degli avvocati, tra le 11.30 di lunedì e mezzogiorno di oggi, già erano sfilati per i tribunali un centinaio di giovani. L’afflusso è tale che diversi furgoni della polizia ripieni di imputati fanno la coda davanti ai tribunali, che non dispongono di spazio sufficiente nelle celle dell’edificio.»

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Cubainformacion: armi selettive

Cuba e le armi selettive

 José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Un reportage del quotidiano “El País” sulle “esportazioni spagnole di armi” pone come selezione principale la “vendita di materiale antisommossa a Cuba -leggiamo- prima della repressione delle manifestazioni di luglio” (1).

Questa presunta vendita e “le consegne di munizioni all’Arabia Saudita” sarebbero “le operazioni più controverse”.

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L’orecchio peloso della restaurazione coloniale

Pedro de la Hoz www.lajiribilla.cu

Ai fluidi e affettuosi vasi comunicanti tra i popoli spagnoli e quello cubano -ognuno dei popoli della Penisola ha lasciato in noi un’impronta che batte in tutti gli ambiti della vita insulare- c’è chi pretende, a questo punto, porre ostacoli, intorbidirli.

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Cubainformacion: 15N la non marcia

Il palloncino della non marcia a Cuba

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Sono centinaia le notizie, da settimane, sui principali media di tutto il mondo, sulla “grande mobilitazione dell’opposizione” del 15 N -così si annunciava – a Cuba (1).

Ma lunedì 15 novembre, a Cuba, non è successo nulla (2). Non ci sono state proteste contro il governo. È vero che la marcia era illegale, perché era – secondo le autorità cubane – sostenuta e diretta dal governo USA, che continua la sua guerra economica contro l’isola. Ma se la contestazione popolare è così grande come ci dicono, come mai non ci sono stati tentativi di protesta?

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Cambiamenti a Cuba

Rosa Miriam Elizalde  www.cubadebate.cu

Ricordo gli epitaffi scritti in anticipo 30 anni fa. Mentre l’URSS si sgretolava, i saggi della tribù predissero che Cuba non avrebbe resistito senza l’oro di Mosca né avrebbe potuto sopportare l’entropia del “socialismo reale” con l’ulteriore pressione degli Stati Uniti. “Con la pala alzata, aspettano i becchini”, scriveva nel 1992 l’uruguaiano Eduardo Galeano.

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Accusare falsamente è un crimine

Arthur González. https://heraldocubano.wordpress.com

I nemici di Cuba, da anni, accusano e calunniano i suoi funzionari ed organismi a causa dell’odio che provano contro la Rivoluzione, ma così facendo commettono un crimine per il quale possono essere puniti, come fanno altri paesi.

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Il Dipartimento di Stato rivela l’arbitrarietà di Trump

Un rapporto segreto recentemente declassificato del Dipartimento di Stato suggerisce che la decisione di Donald Trump di smantellare l’ambasciata de L’Avana all’inizio del 2018, in reazione a presunti “attacchi sonori” contro il suo staff diplomatico, è stata una “risposta” politica per una pessima gestione, mancanza di coordinamento e il non rispetto delle procedure.

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