Nulla riflette meglio i rapporti di produzione e le forze produttive di una data società in un dato momento della sua storia, che la guerra.
Come è evidente, questo principio del materialismo storico enunciato dai suoi fondatori, va al di là del famoso aforisma del generale prussiano von Clausewitz (tanto citato senza averlo letto e meno averlo capito) che …. “la guerra non è solo un atto politico, ma un vero strumento politico, una continuazione delle relazioni politiche, una gestione delle stesse con altri mezzi “… che traduttori mediocri semplificarono rimuovendo tre delle parole base ed esplicative del suo pensiero originale (come strumento, continuazione e gestione) per convertirla nell’assurdità, che “la guerra è la politica con altri mezzi”, con cui si sollazzano, in Colombia, gli scolastici dominanti e militaristi che non vedono mai i processi sociali in corso; ma solo una guerra infinita, senza fine, e cui hanno richiesto l’eliminazione o il congelamento della sfera politica, intendendo quest’ultima come condensazione o espressione delle contraddizioni sociali e della lotta di classe.