Tutto sembra indicare che Karla Josefina Velazquez Figuera sia indagata. Questa donna, di origine venezuelana e residente in Messico, è attualmente la direttrice del “Programma Cuba” presso l’Istituto Nazionale Democratico, NDI, anche se le è stato permesso di agire contro i governi del Nicaragua e del Venezuela.
Oggi Palestina, domani Cuba: i diritti umani della “dissidenza” cubana
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
“Israele ha promesso una risposta senza precedenti che spero possa fare adesso. (…) Magari ci accorgiamo, domani, che l’unica cosa che rimane della Striscia di Gaza è la striscia. Per porre fine a quell’incubo una volta per tutte” (1). Sono le parole del presentatore e candidato sindaco di Miami, Alex Otaola, nel suo programma.
Gaza e l’Avana: l’amore per i bombardamenti della “dissidenza” cubana
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
La cosiddetta “dissidenza” cubana non ha dubbi sui suoi paradigmi di democrazia e libertà: sono Israele e Colombia.
I bombardamenti israeliani su Gaza hanno causato, in meno di una settimana, circa 200 morti tra la popolazione palestinese (1). Un quarto erano bambini/e. Hanno distrutto centinaia di case, centri educativi e sanitari. Israele ha persino fatto saltare in aria la sede di diverse agenzie di stampa occidentali (2). Eliécer Ávila, capo del gruppo “dissidente” cubano Somos +, lo giustificava così: “Se il popolo palestinese continua a essere in complicità con coloro che attaccano Israele in modo terroristico e codardo, allora, dopo non mi tirino fuori gente guarda! Hanno ucciso mia zia! Sì, sì, è che tua zia vive nello stesso edificio e salutava gente che girava con un razzo. Possa il razzo arrivare, Allah! Lascia che sparino il razzetto e che il drone veda da dove viene e che Israele risponda, affinché tu veda”(3).
Premio Sacharov chiede l’invasione di Cuba: cosa dice il Parlamento Europeo?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Il Premio Sacharov che -secondo il Parlamento Europeo- si riconosce a coloro che “hanno dedicato le proprie vite (…) alla difesa dei diritti umani e delle libertà” (1), è stato assegnato in due occasioni alla cosiddetta “dissidenza” cubana: alle Dame in Bianco ed a Guillermo Fariñas (2).
Chi sa, a questo punto, se ci sarà il vertice, dopo la rinuncia di Pedro Pablo Kuczynski, fino a ieri presidente del Perù ed anfitrione dell’appuntamento. Il cagnolino obbediente cade avvolto in un monumentale scandalo di corruzione ed acquisto di legislatori che lascia il paese immerso nell’incertezza.
In questi giorni la stampa cubana denuncia le borse di studio create, nell’aprile 2015, dall’organizzazione World Learning Inc., con sede a Washington, sulla base di un nuovo “Programma di Leadership d’Estate” affinché giovani cubani, tra i 16 e i 18 anni, studino per quattro settimane negli USA.
Chi l’avrebbe mai detto a Fariñas che un discendente di sangue blu prussiano avrebbe creato un disegno di legge che avrebbe portato il suo nome?
Il conte Alexander Graf Lambsdorff (sposato con la figlia di una principessa europea), secondo Martí Notizie, ha ottenuto, oggi, che l’Unione Europea approvasse l’Emendamento Fariñas, è vero?
Con grande clamore è stato ricevuto, a Cuba, il primo volo di una compagnia aerea USA, cosa che senza dubbio potrebbe incrementare il flusso di passeggeri a Cuba, soprattutto di quelli statunitensi che solo gli è permesso farlo sotto una delle 12 licenze approvate dal Dipartimento Tesoro, benché Washington mantenga intatta la sua guerra contro Cuba.
Indubbiamente il ‘dissidente’, salariato da Washington, pretende imporre un record al raggiungere, secondo i suoi complici, 38 giorni in sciopero della fame; qualcosa di molto difficile da credere per gli uomini di scienza che sanno perfettamente che l’organismo umano non è in grado di resistere a tale astinenza.
Ho cercato in rete e vi è consenso nei giudizi della scienza medica sul tema, tutti i riferimenti coincidono: un essere umano può sopravvivere solo da tre a cinque giorni senza bere acqua e ci sono alcuni casi eccezionali, in condizioni ideali, da dieci a dodici giorni.
Ci sono situazioni che possono essere indignanti, ma anche causare riso, ed è ciò che accade con la “preoccupazione” mostrata lo scorso venerdì 29/7/2016 da John Kirby, portavoce del Dipartimento di Stato, per lo stato di salute dell’ “oppositore” Guillermo Fariñas, a causa dello “sciopero della fame”, che dice di star portando avanti da quasi due settimane.
Il Coordinamento per la Prevenzione della Tortura ha riferito che, nel 2015, 232 persone sono state vittime di maltrattamenti e torture da parte dei corpi di polizia spagnoli (1).
Molti si chiederanno da dove viene il denaro per pagare i biglietti aerei, hotel e alimentazione dei cosiddetti “dissidenti” cubani che sono più simili a top model e assistenti di volo che a presunti perseguitati politici, come vogliono qualificarsi.