Invece di quel verso profetico avrebbe potuto scrivere «vivrò con il sole in faccia» e il vaticinio si sarebbe compiuto ugualmente.
Forse con una forza maggiore, perchè quel 19 maggio nel quale ogni uomo per bene conserva il ricordo nefasto della morte di Martí, l’Apostolo dell’ indipendenza di Cuba si eleva a una dimensione impalpabile dove non possono giungere questi poteri definitivi.