Proprio nel Giorno della Libertà di Stampa, l’ambasciata della Germania in Cuba ha consumato in Facebook una volgare azione d’ingerenza e una flagrante violazione delle norme internazionali per le relazioni diplomatiche, alterando la copertina di Granma borrando anche il nome Palestina.
Loro, che parlano tanto di “lavaggio del cervello”, lo fanno a pezzi e lo fanno in modo tale da privare gli esseri umani del loro più grande tesoro: la capacità di pensare.
Una breve storia Il giornalista spagnolo Pascual Serrano è uno dei giornalisti che è stato espulso dai media di comunicazione di proprietà privata, nel suo paese, per la sua posizione sulla guerra in Ucraina. È accusato di “posizioni filo-russe”. Cosa stranissima: quei media non statali, e quindi “liberi”, che hanno espulso Pascual, sono d’accordo sul conflitto russo-ucraino con il governo spagnolo, quello USA e l’Unione Europa.
I tre paesi con il minor numero di morti per Covid-19 in America Latina non fanno notizia
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Sapete quali sono i tre paesi con il minor numero relativo di morti per Covid-19 in America Latina? I dati sono forniti dall’Institute for Health Metrics and Evaluation degli USA e, curiosamente, non è titolo di stampa (1). Sapete perché? Perché sono Nicaragua, Cuba e Venezuela (2). Paesi soggetti a sanzioni o blocchi da parte USA e con politiche sanitarie a orientamento pubblico.
Stampa libera, libero commercio: esempi incoraggianti USA per Cuba
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Dall’assassinio poliziesco di George Floyd, il 25 maggio, ci sono state più di 10600 proteste negli USA (1). La polizia antisommossa ha agito, violentemente, in più di 400 di esse, arrestando circa 9000 persone (2). Solo nella prima settimana ci sono stati più arresti che ad Hong Kong durante l’intero anno (3). Ma non leggerete sulla stampa parole come “repressione” o “regime”, riservate a paesi come Cuba. “Il regime cubano addestra le sue truppe anti-sommossa nel mezzo della pandemia”, titolava ABC un ampio reportage su una “truppa” che non ha mai agito e che nessuno ha visto a Cuba … in 60 anni (4).
La trasformazione educativa che ha guidato è stata capace di convertire un popolo, dove erano comuni gli analfabeti totali e funzionali, in protagonista di imprese scientifiche, culturali e militari, che solo possono nascere da uno sviluppo di massa delle intelligenze che il capitalismo ha reso invisibile con l’esclusione classista di una repubblica idealizzata dai suoi nemici ma verificata, da lui e dai suoi compagni, nelle sue più dolorose iniquità.
Ci si potrebbero segnalare molte cose, ma mai si potrà mettere in discussione il nostro esercizio di difesa della verità, il culto della libertà ed alla piena dignità dell’uomo dichiarate nella nostra Costituzione, essenze che definiscono l’esercizio del nostro giornalismo, libero e sovrano come la terra che difendiamo
I media corporativi ci ripetono che a Cuba non c’è libertà di stampa. Per fare ciò, accolgono un’ipotesi che è fuori discussione: che questi media rappresentano la vera “stampa libera”.
Noam Chomsky, nel suo libro “I guardiani della libertà”, ha dettagliato i filtri che fanno delle corporazioni mediatiche lo strumento della propaganda e della generazione del consenso al servizio del potere. Non al servizio della libertà di informazione.
Questa forte definizione cade bene per questo 3 maggio, quando l’UNESCO celebra la Giornata Internazionale della Libertà di Stampa, che ha istituito nel 1993: “Il 2017 è stato l’anno in cui la verità -obiettiva, empirica, basata sui fatti- è stata più spintonata e maltrattata in tutta la storia del nostro paese, nelle mani del personaggio più importante del nostro Governo».
Brasile e Cuba: media, capitale privato e libertà di stampa
L’associazione dei giornalisti a Cuba lavora per migliorare i suoi media pubblici. E anche per rendere più autonoma ed incisiva la sua informazione, superando la segretezza, il trionfalismo e altri riconosciuti mali della stampa cubana.
Argentina, Brasile, Venezuela, Bolivia ed Ecuador sono oggi chiari esempi che la vantata “libertà di stampa” è una farsa della destra per ingannare, manipolare e sottomettere i popoli, oltre ad attaccare senza sosta i processi progressivi che perdurano nella Patria Grande, nonostante la feroce guerra mediatica di cui sono bersagli.