Lunedì a mezzogiorno, gli utenti di Twitter hanno notato una modifica alla politica di etichettaggio. La piattaforma della rete sociale ha iniziato a marcare un gruppo di media pubblici come “affiliati al governo cubano” e l’etichetta sarebbe apparsa, a sua volta, sui messaggi inviati o condivisi da qualsiasi account individuale che avesse un collegamento ai siti Web di quelle pubblicazioni. Martedì, Facebook ha chiuso una ventina di profili di presunti sostenitori della Rivoluzione cubana, ma ne ha lasciati centinaia che pubblicano manuali di bombe fatte in casa, appellano a bruciare stazioni di polizia, annunciano spedizioni armate, divulgano dati privati per il killeraggio politico, minacciano e insultano da account all’estero.
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San Isidro è un altro mostro yankee
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Chi, per ignoranza, crede che il Movimento di San Isidro all’Avana Vecchia sia reale, ha il compito di mettere la verità davanti a tutti. Il regime dittatoriale di Donald Trump è il padre del bambino.
La prova è nelle dichiarazioni dell’ex direttore della CIA, che ora è il segretario di Stato di quel regime, e nella presenza sull’isola dell’incaricato d’affari yankee, Timothy Zuñiga-Brown, che, in violazione delle norme diplomatiche internazionali, ha fatto uno sforzo per raggiungere la casa dei controrivoluzionari, cosa che gli Stati Uniti non permetterebbero a un diplomatico cubano o a uno di un altro paese, che vorrebbe sostenere i cittadini neri che sono brutalmente repressi dalle forze di polizia.
Show anticubano a San Isidro
Dalla fine del XIX secolo, il quartiere di San Isidro all’Avana Vecchia è diventato una “zona di tolleranza”.
Un quartiere di gente umile, tormentata dalla presenza dei Marines degli Stati Uniti che sono venuti a terra in cerca di divertimento e di sesso a buon mercato. La sua vita è cambiata quando la Rivoluzione ha trionfato nel 1959.
In Nicaragua l’imperialismo sta preparando un golpe
di Mauro Gemma per Marx21.it
E’ appena fallito il tentativo di golpe in Bielorussia e già l’imperialismo sposta i suoi artigli su altri paesi che non intendono soggiacere ai suoi diktat.
Ora è venuto il momento del Nicaragua in vista delle elezioni generali del prossimo anno (novembre 2021). La destabilizzazione del paese attraverso azioni sovversive è l’obiettivo comune degli Stati Uniti e dei settori più aggressivi dell’opposizione locale. Lo afferma William Grigsby, direttore e commentatore politico di una radio a Managua.
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Michelle Bachelet sarà condannata dalla storia
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
In più di mezzo secolo, si conoscono molti personaggi al servizio degli interessi più sporchi degli USA, e tra questi c’è Michelle Bachelet, Alta Commissaria ONU per i Diritti Umani; sostenuta da Washington come pezzo chiave nei suoi piani contro le nazioni che non sono di suo gradimento.
Da quando ha preso posizione in quell’incarico, Bachelet ha schierato azioni per condannare il Venezuela, quando in realtà quel paese è vittima della guerra economica, commerciale e finanziaria imposta dagli USA per soffocare la sua economia ed incolpare la Rivoluzione Bolivariana di essere un fallimento.
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Gli USA ribadiscono le menzogne contro Cuba
per danneggiare il turismo internazionale
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Nel 2016, quando il numero di visitatori USA a Cuba aumentava settimanalmente, compreso l’arrivo di navi da crociera dalle sue più importanti compagnie, l’amministrazione Donald Trump dava la sua approvazione ad un’Operazione della CIA, per accusare l’Avana di realizzare spettrali attacchi acustici ad alcuni dei suoi diplomatici accreditati presso l’ambasciata, aperta nell’isola un anno prima dal presidente Barack Obama.
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Blocco: Cuba smentisce che gli USA le abbiano venduto medicinali
Andrea Rodríguez www.cubadebate.cu
Cuba ha smentito, venerdì, una dichiarazione USA secondo cui quel paese, l’anno scorso, le aveva venduto medicine e ancora una volta ha respinto l’embargo che deve affrontare mentre soffre della pandemia di coronavirus.
“Il blocco ha un grande impatto sulla vita quotidiana della popolazione”, ha dichiarato in un’intervista a The Associated Press il dott. Lázaro Silva, vicepresidente di Medicuba, l’organismo statale che importa forniture sanitarie. “Esiste un gruppo di risorse che acquistiamo e che comprare negli USA ci favorirebbe perché è un mercato molto più vicino”.
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Chiusura 2019: su chi ricade il fallimento dell’antichavismo?
L’attuale punto critico dell’opposizione venezuelana compromette ulteriormente la limitata facoltà dei settori politici più reazionari di consolidare un cambio di regime in Venezuela. L’anno 2019 si chiude, per loro, come un nuovo clamoroso naufragio, benché in principio avessero tutte le condizioni per consolidare una deposizione del chavismo.
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Fallita la provocazione degli USA contro Cuba all’ONU
«Cuba si, bloqueo no» è stato il coro che si è alzato tra i banchi della sala del Consiglio Economico e Sociale (Ecosoc) delle Nazioni Unite, durante l’evento anticubano organizzato dagli Stati Uniti questo martedì per il lancio della campagna denominata Jailed for what (In carcere per cosa?) con l’obiettivo di promuovere una immagine di Cuba come presunta violatrice dei diritti umani per giustificare il prolungamento del bloqueo economico e commerciale su cui l’Assemblea Generale dell’ONU sarà chiamata ancora una volta al voto il prossimo 31 ottobre.
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Chi sarebbe l’ambasciatore USA a Cuba?
http://percy-francisco.blogspot.it
La rivista Foreign Policy (FP) ha affrontato la scottante questione di anticipare chi sarebbe il funzionario USA che prederebbe il compito di guidare l’ambasciata USA a Cuba, una volta create le condizioni.
Il contesto attuale nel Congresso, favorevole ai repubblicani, sarebbe un ostacolo per raggiungere la nomina dell’ambasciatore. In questo senso la rivista scommette sull’attuale capo della Sezione di Interessi all’Avana, Jeffrey DeLaurentis, che a quanto pare potrebbe aggirare gli ostacoli presentati alla amministrazione Obama in questo senso, fondamentalmente guidati dai rappresentanti dell’estrema destra USA in Senato come Marco Rubio e Robert Menèndez.